Aeroporto Forlì, basta perdere tempo: la Regione chieda ad Enac un nuovo bando

“Ci fa piacere che il sindaco Drei arrivi oggi a capire che per l’aeroporto di Forlì è necessario un nuovo bando e che Halcombe non è assolutamente un interlocutore credibile. Meglio tardi che mai, è vero, ma adesso non si perda altro tempo: la Regione già nell’incontro fissato per metà ottobre con Enac chieda subito l’apertura di una nuova gara”. È questo il commento di Andrea Bertani e Raffaella Sensoli, consiglieri regionali del M5S, riguardo al futuro dell’aeroporto Ridolfi di Forlì.

“Visto che la nostra interrogazione in Assemblea legislativa di martedì scorso ha risvegliato dal letargo in cui erano piombati sia l’assessore Donini che il sindaco Drei – sottolineano i due consiglieri regionali del M5S – bisogna al più presto trovare una soluzione per normalizzare una situazione ormai scandalosa. Finalmente anche loro si sono accorti che dietro alle parole di Halcombe non c’è nessun piano industriale credibile. D’altronde non ci voleva la sfera di cristallo per prevederlo, anche perché la sua attendibilità era già stata pesantemente messa in dubbio dalle osservazioni inviate ad Enac da chi aveva partecipato al bando e che segnalava il coinvolgimento dell’imprenditore in alcune vicende giudiziarie negli Stati Uniti. Adesso quindi non si perda più tempo, Regione e Comune non possono continuare ad aspettare che Halcombe si materializzi dal nulla o che arrivi il 31 ottobre per sentirsi dire che l’aeroporto non aprirà. Per questo chiediamo che già nell’incontro del 15 ottobre con Enac e i sindacati la Regione proponga con forza l’ipotesi di andare subito a un nuovo bando. I lavoratori dello scalo e tutti quelli collegati all’indotto generato dal Ridolfi non possono più aspettare. Serve una prospettiva chiara, basta prese in giro”.

“Le istituzioni – concludono Bertani e Sensoli – dicano una volta per tutte quale deve essere il ruolo che Forlì dovrà avere nel piano regionale dei trasporti. Altrimenti continuare a rimandare inseguendo fantomatici rilanci, genererà una situazione ancor più grave di quella che stiamo vivendo oggi”.