Agricoltura, il M5S: “Stop all’utilizzo del glifosato. Serve un monitoraggio delle acque da parte di ARPAE””

glifosatoStop alla commercializzazione e all’utilizzo di prodotti a base di glifosato e l’avvio urgente di un monitoraggio che ne verifichi la presenza nelle corsi d’acqua regionali. È questa la richiesta di Andrea Bertani e Silvia Piccinini, consiglieri regionali del M5S, contenuta in una risoluzione che verrà discussa nelle prossime sedute dell’Assemblea Legislativa e che riguarda il glifosato, il potente erbicida dichiarato potenzialmente cancerogeno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ma che continua ad essere utilizzato in molti prodotti fitosanitari nel campo dell’agricoltura.

“Nel mesi scorso il tavolo delle associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica ha inviato al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, al ministro dell’Ambiente e a tutti i presidenti delle Regioni la richiesta urgente di divieto di utilizzo di tutti i prodotti fitosanitari a base di glifosato, oltre alla rimozione del prodotto dai Piani di sviluppo rurali (Psr) – spiegano Andrea Bertani e Silvia Piccinini – Ad oggi però né il Governo né le Regioni hanno preso in considerazione questa richiesta tanto che il glifosato continua a essere incluso nel Piano d’azione nazionale (Pan) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e tutti i Psr gestiti dalle Regioni sono in procinto premiarne l’utilizzo attraverso il finanziamento dell’agricoltura integrata e conservativa. L’uso sostenibile dei fitofarmaci, quindi, paradossalmente promuoverà l’utilizzo di un prodotto che la IARC, l’agenzia per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, lo ha ritenuto cancerogeno per gli animali e potenzialmente cancerogeno per l’uomo”.

Nella risoluzione presentata dai due consiglieri regionali del M5S si chiede alla Giunta un intervento concreto, senza ulteriori perdite di tempo. “Rispondendo ad un nostro quesito in commissione Ambiente ci venne detto che la Regione stava portando avanti, insieme “ai lombardi e ai torinesi”, un’attività di monitoraggio della presenza del pesticida”, attività che abbiamo verificato essere attualmente  inesistente, essendo tra l’altro la Lombardia l’unica regione a monitorarlo – aggiungono Andrea Bertani e Silvia Piccinini – Per questo chiediamo di avviare al più presto un serio e costante controllo sulla presenza dell’erbicida nelle acque, da parte di ARPAE, oltre alla completa attuazione del principio di precauzione che porti al divieto di utilizzo e di commercializzazione dei prodotti che contengono questa sostanza che l’Europa potrebbe autorizzare per i prossimi 15 anni”.