Alluvione Nonantola, ok alla proposta del M5S. Regione prenderà in esame gli studi delle università per la prevenzione del rischio idrogeologico”

La Regione collaborerà con l’Università di Modena e Reggio Emilia e con quella di Parma che hanno portato a termine degli studi sulla prevenzione del rischio idrogeologico in base a precisi modelli scientifici: è quanto stabilito dalla risoluzione presentata da Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, e approvata oggi pomeriggio dall’Assemblea Legislativa al termine dell’informativa della Giunta regionale sull’alluvione che nei giorni scorsi ha colpito Nonantola.

“Crediamo che la disponibilità di modelli come quelli messi a punto dalle Università nella nostra regione – spiega Silvia Piccinini – possa rappresentare uno strumento particolarmente utile non solo rispetto alla gestione dell’emergenza, ma proprio per rendere strutturale l’azione di prevenzione e per guidare gli interventi di manutenzione che evidentemente anche in questo ultimo caso sono mancati. Con la nostra risoluzione chiediamo alla Regione di prendere in esame questi lavori scientifici e di utilizzarli proprio a questo fine”.

In particolare l’Università di Modena e Reggio Emilia ha messo a punto un modello, scientificamente validato, in grado di descrivere con precisione e in pochissimo tempo l’evoluzione spazio-temporale dell’onda di esondazione, cogliendo in modo automatico il massimo dettaglio topografico fornito dai rilievi lidar (una particolare tecnica di telerilevamento grazie all’utilizzo di laser) laddove serva, mentre anche l’Università di Parma ha elaborato studi specifici, relativi al territorio di Nonantola, sviluppando modelli per l’adozione di piani preventivi a fronte dei probabili punti di rottura. “Grazie a questo confronto crediamo che possano nascere nuove forme di collaborazione per l’utilizzo tempestivo di questi modelli soprattutto per strutturare con piena consapevolezza, e sulla base di evidenze scientifiche, sia gli interventi di prevenzione che quelli di manutenzione che devono essere alla base della strategia di gestione del territorio” conclude Silvia Piccinini.