Ancora un’aggressione al personale che lavora nei Pronto soccorso, Gibertoni (M5S): “Escalation che deve essere fermata”

“L’escalation di aggressioni nei confronti del personale sanitario che lavora nei Pronto soccorso deve essere fermata. Solo al Sant’Orsola di Bologna, qualche giorno fa, un uomo ha aggredito due infermieri e un medico ma ormai di questi casi se ne verificano con una cadenza quasi giornaliera, in particolare negli ospedali di Modena. Ecco perché chiediamo alla Regione di intervenire al più presto per ripristinare il diritto alla sicurezza di chi lavora nelle nostre strutture sanitarie”. Giulia Gibertoni ha presentato una interrogazione alla giunta regionale dopo la denuncia di una nota sigla sindacale che lo scorso 7 aprile ha portato alla luce l’ennesimo caso di violenza nei confronti del personale sanitario che opera nei Pronto soccorso, facendo riferimento all’aggressione avvenuto all’alba del 5 aprile al Sant’Orsola di Bologna quando un paziente in stato di ubriachezza ha preso a calci e pugni due infermieri e un medico.

“Si tratta solo dell’ultimo di una serie ormai infinita di casi – spiega Giulia Gibertoni – Situazioni che si ripetono ormai dappertutto e sulle quali certamente influisce il clima di esasperazione per le attese infinite che i pazienti devono trascorrere all’interno di queste strutture. Come abbiamo sempre sostenuto serve un piano di potenziamento reale per i nostri Pronto soccorso, soprattutto dal punto di vista del personale impiegato. Solo in questo modo si potrà cercare di risolvere il problema”. Nella sua interrogazione Giulia Gibertoni invita anche la Giunta a farsi portavoce sia di una campagna informativa per sensibilizzare l’opinione pubblica proprio sulle aggressioni subìte dal personale sanitario ma anche un impegno dal punto di vista legislativo. “Serve un confronto anche all’interno della conferenza Stato-Regioni per chiedere che si equipari a questo genere di reato a quello di violenza a pubblico ufficiale, rendendolo sempre perseguibile d’ufficio e non su querela di parte, tenuto conto che spesso gli operatori preferiscono non sporgere denuncia per motivi vari” conclude Giulia Gibertoni.