Anziani maltrattati a Correggio, il M5S: “Più controlli sui sistemi accreditamento. Regione si costituisca parte civile”

La consigliera regionale Raffaella Sensoli, i parlamentari M5S Maria Laura Mantovani, Maria Edera Spadoni, Stefania Ascari, Davide Zanichelli e i consiglieri comunali Mauro Pernarella di Correggio e Alessandra Guatteri capogruppo M5S Reggio Emilia intervengono sul caso delle violenze subite dagli ospiti della casa di riposo di via Mandriolo Superiore. Doppia interrogazione sia in Regione che in Parlamento.

“Quanto è successo nella casa di riposo di Correggio è inaccettabile. Siamo determinati a portare il caso nei tre livelli istituzionali, sia in Parlamento che in Regione e in Consiglio comunale per capire fino in fondo se, oltre agli evidenti risvolti penali della vicenda, ci possano essere responsabilità amministrative di chi avrebbe dovuto vigilare e non l’ha fatto. Purtroppo i casi di maltrattamenti nelle case di riposo, strutture residenziali o protette, si stanno moltiplicando nella nostra regione ed è compito delle istituzioni capirne i motivi e correre al più presto ai ripari. Evidentemente c’è qualcosa che non funziona soprattutto per quel che riguarda il sistema di accreditamento di queste strutture” dichiarano i portavoce del M5S.

“Quello che ci sembra sorprendente è che nessuno degli organi predisposti al controllo e al monitoraggio di questo tipo di strutture non si sia mai accorto di nulla – spiegano gli esponenti del MoVimento 5 Stelle – visto che, sia l’AUSL che i responsabili dell’ufficio di Piano e dei Servizi Assistenza Anziani e geriatria non hanno mai sospettato che all’interno delle casa di riposo di Correggio avvenissero quei maltrattamenti che le telecamere dei Carabinieri hanno documentato, crediamo che sia necessario aumentare al più presto i controlli e il monitoraggio di queste attività, soprattutto attraverso i requisiti dell’accreditamento”.

Mentre i parlamentari M5S porteranno il caso in Parlamento con un’interrogazione a prima firma della senatrice Mantovani, chiedendo spiegazioni al Ministero della Salute e i consiglieri comunali M5S predisporranno degli accessi agli atti, la consigliera Raffaela Sensoli ha già provveduto a depositare un’interrogazione all’assessore Venturi per un’attivazione immediata da parte della Regione. “Crediamo sia necessario avere al più presto delle linee guida per le strutture territoriali che dovrebbero operare questo tipo di controlli in modo da prevenire situazioni di questo genere che purtroppo non sono un caso isolato ma che ciclicamente si ripetono nella nostra regione – aggiunge Raffaella Sensoli – In più chiediamo che la Regione, oltre a fornire la massima collaborazione agli inquirenti per il proseguo delle indagini, prenda in considerazione l’ipotesi di costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento giudiziario a carico dei responsabili di questi inaccettabili maltrattamenti. Episodi del genere non possono essere tollerati”.