Assistenza disabili, Sensoli (M5S): “Ennesimo regalo ai privati e alle famiglie solo le briciole”

“La legge sul ‘Dopo di noi’ approvata dal Parlamento e il piano regionale che il PD vuole attuare in Emilia-Romagna concederanno solo le briciole a poche persone che aspettano da troppo tempo un livello di assistenza dignitoso. Una colossale presa in giro verso centinaia di famiglie solo nella nostra regione”.

È questo il commento di Raffaella Sensoli, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo allo stanziamento dei fondi regionali previsti dalla legge sul “Dopo di Noi” relativa all’assistenza alle persone disabili presentato questa mattina in Commissione Sanità. “In Emilia-Romagna per il 2017 arriveranno circa 9 milioni di euro che in base al numero dei residenti, e non in base alla numero di persone con disabilità presenti – spiega Raffaella Sensoli – Se si pensa però che oltre il 40% dei fondi elargiti dallo Stato finirà nelle casse di assicurazioni e fondazioni, alle famiglie che hanno a carico un disabile arriveranno davvero solo le briciole: si tratta di 400 euro ogni anno, 33 euro al mese, ovvero circa un 1 euro in più al giorno se spalmate sugli eventi diritto. Soldi che non aggiungeranno e non toglieranno nulla a quanto fatto fino ad esso. Una colossale presa in giro che non fa altro che creare un sistema di welfare dove man mano l’offerta di servizi pubblici viene indebolita e svenduta ai privati”.

Per questo la capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle aveva presentato in Commissione una risoluzione (bocciata però dalla maggioranza) per chiedere che la Giunta si impegnasse, all’interno nelle sedi di confronto con il Governo, a chiedere una revisione della nuova legge, eliminando quelle discriminazioni che anche le famiglie e le associazioni che si battono per la difesa dei diritti delle persone con disabilità chiedono da tempo di attuare. “Quello che adesso chiediamo è che quei 9 milioni destinati all’Emilia-Romagna siano realmente aggiuntivi rispetto al Fondo Regionale per la non autosufficienza e redistribuiti sul territorio in base alle esigenze delle famiglie con disabili – conclude Raffaella Sensoli – Diversamente creeremmo un ulteriore danno a chi da tempo aspettava un aiuto concreto per l’assistenza ai disabili e che invece, dopo tanto clamore, vedrà materializzarsi l’ennesima beffa”.