Autonomia, il M5S: “Bonaccini diffonde fake news. La verità è che PD e Giunta stanno barando”

“Il presidente Bonaccini dovrebbe andare oltre i titoli delle agenzie e leggere attentamente, visto il ruolo che ricopre, gli atti presentati in Assemblea Legislativa. Se avesse avuto questa semplice accortezza si sarebbe reso conto che la nostra risoluzione non chiede 22 nuove competenze ma semplicemente altrettanti temi che riguardano le competenze già oggetto della trattativa con il Governo. Temi come l’abolizione del superticket, lo stop alle concessioni per le trivelle, la possibilità di modulare il bollo auto in base alle emissioni inquinanti, i livelli salariali minimi e le tutele del lavoro minime nei servizi alle persone, argomenti che ci stanno molto a cuore. La verità è che dopo il risultato che abbiamo ottenuto nella scorsa Assemblea Legislativa, rimandando in Commissione il dibattito sull’autonomia, Bonaccini e il PD stanno cercando di correre ai ripari, diffondendo anche bufale come quella delle 22 presunte nuove competenze”.

È questa la replica del gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle riguardo alle dichiarazioni del presidente Stefano Bonaccini sul tema dell’autonomia. “Evidentemente Bonaccini, che se non sbagliamo si trova in Cina, non ha avuto il tempo o la voglia di leggere la nostra risoluzione che abbiamo presentato ieri – spiega la capogruppo Raffaella Sensoli – E forse nessuno lo ha aggiornato che invece la vicepresidente Gualmini proprio ieri ha mandato: un documento, datato 16 novembre, accuratamente nascosto per una settimana e nel quale sono contenute materie che l’Assemblea non aveva ancora deciso di inserire. Un particolare che conferma quella che è la nostra posizione da tempo ovvero che Bonaccini sta portando avanti questa trattativa da padrone, non da Presidente. Perché se questa è la sua visione della democrazia e delle Istituzioni, l’autonomia rischia di essere un salto nel buio di una visione padronale ed autocratica, dove un uomo solo cerca di stare al comando. Per la prima volta nei 47 anni da quando è nata, l’Emilia-Romagna, con questo Presidente, rischia di essere peggiore e meno libera del paese di cui fa parte. Di una cosa dobbiamo essere consapevoli: decentrare poteri, responsabilità e scelte può essere un valore. Ma l’autonomia con questo Presidente e questo PD richiede di interrogarsi sulle garanzie per la democrazia e i cittadini” conclude Raffaella Sensoli.