Baricella, Piccinini (M5S): “Discarica a rischio alluvione. Regione abbandoni per sempre il progetto”

“La nuova discarica di Baricella dovrebbe sorgere in un’area caratterizzata da un forte rischio idraulico, dove già in passato si sono verificati allegamenti e inondazioni. Un rischio che anche il Comune in una sua precedente osservazione aveva individuato e che a nostro avviso preclude qualsiasi tipo di discussione su una sua possibile realizzazione”.

Sono queste le considerazioni di Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, contenute in una interrogazione presentata alla giunta regionale sul progetto della discarica di Baricella in provincia di Bologna.

“Il rischio idraulico dell’area, dove Hera vorrebbe realizzare la discarica, non è solo potenziale ma concreto – spiega Silvia Piccinini – Nel dicembre del 1996, infatti, l’intera zona fu interessata da un’alluvione che allagò buona parte del bacino della Lorgana, il bacino idrografico al cui interno oggi si trova il sito della nuova discarica – spiega Silvia Piccinini lasciando quegli stessi terreni per diversi giorni sotto oltre un metro e mezzo di acqua”. Quella della possibile e probabile inondazione dei terreni è solo una delle tante osservazioni che anche il Comitato Pro Ambiente aveva sottoposto nel corso di un contraddittorio con Herambiente dove erano state evidenziate altre criticità del progetto che vanno dal rischio sismico di parte dell’area al tipo di copertura individuata molto carente dal punto di vista della resistenza.

“Davanti a tutte queste evidenze è ormai chiaro che la discarica di Baricella non è in nessun modo finalizzata ad un’attività di pubblica utilità o cura del bene comune ma alla realizzazione di quello che si configura come un mero vantaggio economico di Herambiente e funzionale ad un modello di gestione dei rifiuti, fondato su inceneritori&discariche che la Regione ha fatto ormai proprio. Circostanza che i cittadini di Baricella hanno ben capito visto che all’inizio dello scorso anno e in soli pochi mesi sono riusciti a raccogliere ben 1453 firme contro la sua realizzazione. Ecco perché – conclude Silvia Piccinini – chiediamo alla Regione di mettere una volta per tutte la parola fine su questo progetto anche per evitare che siano gli organi giudiziari a prendere decisioni che invece spettano alla politica, così come è successo solo pochi giorni fa con la sentenza del TAR sullo scellerato progetto di ampliamento della discarica Tre Monti di Imola”.