Bimbi sottratti alle famiglie, Sensoli (M5S): “Regione vigili su correttezza procedure. Necessario potenziare i servizi sociali per evitare conflitti di interesse”

Potenziare i servizi sociali con personale stabile e ben formato, evitando il più possibile esternalizzazioni che possano stimolare e generare intorno al fenomeno degli affidi interessi economici che sovrastino il benessere dei bambini: è quanto chiede Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, in un’interpellanza presentata alla giunta regionale e che prende spunto dall’inchiesta giornalistica “Veleno” che si è occupata del caso dei 16 bambini sottratti alle rispettive famiglie tra Massa Finalese e Mirandola, in provincia di Modena, perché le rispettive famiglie vennero accusate di far parte di una rete di pedofili e satanisti. Accuse che caddero nel vuoto scagionando così parte dei soggetti coinvolti che però, nel frattempo, avevano già subìto un vero e proprio calvario processuale e personale.

“Uno degli aspetti di questa vicenda riguarda anche l’utilizzo delle risorse economiche per gli interventi utili alla cura e alla custodia dei bambini – spiega Raffaella Sensoli – L’Unione dei Comuni dell’Area Nord di Modena si è fatta interamente carico delle spese per l’affido e le terapie psicologiche dei minori sottratti, versando in totale 4 milioni di euro, di cui circa la metà è stata destinata a un centro aperto privatamente da una dottoressa che era tra gli assistenti sociali responsabili dei contestatissimi interrogatori che hanno portato poi alla decisione di sottrarre i bambini alle rispettive famiglie. Somme che sono state destinate per anni anche a psicologi dipendenti pubblici che collaboravano a pagamento con istituzioni private. A prescindere dalla portata del fenomeno è fondamentale che esso venga eradicato, in quanto le istituzioni pubbliche, tra quali Regione e AUSL, dovrebbero farsi garanti del benessere dei minori e delle famiglie e dovrebbero contrastare in ogni forma comportamenti, soprattutto di propri organi o funzionari pubblici, illeciti che invece pregiudicano l’integrità psico-fisica dei bambini e delle loro famiglie”.

Ecco perché nella sua interpellanza la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle chiede alla Giunta di potenziare i servizi sociali con personale stabile e ben formato, evitando esternalizzazioni che possano stimolare e generare intorno al fenomeno degli affidi interessi economici che sovrastino il fine ultimo che deve essere sempre quello del benessere dei bambini”.