Brasimone, il M5S in visita al centro ENEA. Piccinini: “Eccellenza mondiale che merita di essere valorizzata”

Un’integrazione più semplice e immediata con le imprese italiane e con il territorio, maggiore attenzione verso una realtà d’eccellenza che si traduce anche nella valorizzazione del know-how a beneficio della collettività. Sono questi i temi emersi durante la vista che il MoVimento 5 Stelle ha effettuato venerdì 5 ottobre, al centro di ricerca ENEA del Brasimone. La delegazione, che comprendeva oltre alla capogruppo regionale Silvia Piccinini anche i parlamentari Alessandra Carbonaro, Davide Zanichelli, Paolo Giuliodori, Luca Sut e Angela Masi, si è confrontata con il personale della struttura per conoscere da vicino l’importantissimo lavoro svolto, che ne fa un centro d’eccellenza in tutto il mondo, e raccogliere spunti e riflessioni su ciò che è possibile migliorare per contribuire a farne una realtà ancora più competitiva.

“L’impressione che abbiamo avuto è che questo centro, se supportato ancor di più da politiche efficaci, possa raggiungere risultati ancor più importanti di quelli che sta ottenendo ma soprattutto rappresentare per le imprese italiane un punto di riferimento fondamentale per la ricerca e per lo sviluppo tecnologico – spiega Silvia Piccinini – Un esempio tra delle tante importanti attività portate avanti dal centro c’è sicuramente quella di cui in questa regione di parla da circa un anno, ed è l’attività di ricerca legata alla produzione di energia da fusione nucleare, processo inverso alla fissione e senza scorie, realizzata con il progetto DTT Divertor Tokamak. Una delle sfide più complesse che sta affrontando il programma europeo EuroFusion Road Map, soprattutto in vista della realizzazione dell’impianto dimostrativo DEMO, il reattore che potrà essere in grado di fornire energia elettrica alla rete dal 2050. Il MoVimento 5 Stelle sostiene la produzione di energia rinnovabile e insieme ad essa la ricerca, l’innovazione scientifica e tecnologica e per questo vogliamo favorire l’impegno di quanti, in primo luogo i ricercatori e gli operatori, dedicano i loro sforzi ad attività come quelle del centro Enea del Brasimone. Un centro che tutto il mondo ci invidia e che per questo deve avere la giusta valorizzazione anche in Emilia-Romagna” conclude Silvia Piccinini.