“Il capitale storico, umano e produttivo della Bredamenarinibus di Bologna deve essere salvaguardato. Per questo speriamo che l’incontro del prossimo 28 novembre al ministero sia risolutivo e che spazzi via una volta per tutte i tanti dubbi e incertezze sul futuro che da troppo tempo si annidano su questa vicenda”. È questo il commento di Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle riguardo alla situazione della Bredamenarinibus, la storia azienda bolognese confluita nell’Industria italiana autobus.
“Nonostante le commesse per nuovi autobis arrivino gli operai sono ancora a casa e lo stabilimento resta chiuso – spiega Silvia Piccinini – una situazione a dir poco paradossale che ci aspettiamo che nell’incontro di martedì prossimo possa essere in qualche modo sbloccata. Aspettare ancora sarebbe per davvero inaccettabile”. “Mentre gli operai della Breda Menarini sono ancora a casa con gli ammortizzatori sociali, che vengono pagati con soldi pubblici gli autobus vengono fatti in Turchia dove la manodopera costa meno – aggiunge Marco Piazza, consigliere comunale del M5S – Questo è il solito sfruttamento improprio di globalizzazione a spese pubbliche”.
Nei giorni scorsi era sulla vicenda era intervenuta anche l’assessore regionale alle attività produttive Palma Costi che aveva ricordato come, sempre a quanto risulta a Viale Aldo Moro, i lavori nel sito produttivo della Bredamenarinibus si sarebbero già conclusi. “Un particolare inspiegabile visto che i lavoratori invece sono ancora a casa. Per questo chiediamo anche alla Regione di farsi sentire con più incisività – conclude Silvia Piccinini – In ballo c’è il futuro di un capitale storico non solo di Bologna ma di tutta l’Emilia-Romagna”.