Bus Modena, Gibertoni (M5S): “La Regione azzeri i vertici di Seta”

Autobus costantemente sovraffollati, manutenzione dei mezzi assolutamente precaria, totale assenza di bagni chimici ai capolinea a disposizione degli autisti che sono costretti a lavorare anche senza le adeguate misure di sicurezza. Continua ad essere molto problematica la situazione di chi lavora e viaggia sugli autobus di SETA a Modena: Giulia Gibertoni ha presentato una interpellanza alla Giunta elencando i numerosi disservizi denunciati da utenti e lavoratori che, nonostante le diverse sollecitazioni alla dirigenza dell’azienda di trasporti modenese, non sono ancora stati risolti.

“Nonostante le promesse e le rassicurazioni che avevamo ottenuto alla fine dell’audizione del presidente Bulgarelli in Commissione Trasporti a giugno, SETA ha fatto poco o nulla per risolvere le tante criticità che riguardano la sicurezza dei bus che trasportano migliaia di persone ogni giorno e le condizioni di lavoro dei propri dipendenti – spiega Giulia Gibertoni – A giugno, documenti e fotografie alla mano, mostrammo al presidente Bulgarelli quali fossero i problemi più evidenti. Da quel momento però nulla sembra essere cambiato”.

Giulia Gibertoni nella sua interpellanza riporta una serie molto lunga di criticità: si va dal costante sovraffollamento di alcune corse che obbliga gli autisti a lavorare e viaggiare senza le minime condizioni di sicurezza, ai locali fatiscenti del deposito centrale dei mezzi, ai mezzi lavati per molti mesi sempre con la stessa acqua ormai maleodorante, passando per l’assenza di bagni chimici per gli autisti ai capolinea dei bus che li obbliga a trovare soluzioni di fortuna.

“In questi mesi abbiamo assistito a un indecoroso scaricabarile tra SETA, AMO e il Comune di Modena su questi ed altri disservizi – conclude Giulia Gibertoni – Il risultato è che la situazione non è migliorata. Per questo chiediamo alla Regione di intervenire al più presto azzerando i vertici di SETA che ormai, dopo oltre due anni di mandato, hanno dimostrato la loro assoluta incapacità”.