Un aumento delle rette, anche di 150 euro al mese, per far fronte all’emergenza Coronavirus: è quanto sarebbe stato chiesto ai familiari degli ospiti di alcune residenze per anziani della provincia di Bologna così come denuncia la capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, Silvia Piccinini, che sul caso ha presentato un’interrogazione in Regione.
“Quello che sorprende – spiega Piccinini – è che gli interventi messi in campo nei Centri e nelle residenze per anziani al fine di fronteggiare l’epidemia da Covid-19 debbano ricadere sugli ospiti. Pur in un quadro generale di gravissima preoccupazione, e con tassi di contagio e decesso purtroppo nettamente superiori a quello di altri contesti, in Emilia-Romagna non mancano esempi di strutture che hanno impedito l’avanzare dell’epidemia, senza alcun contagio o con pochissimi casi, applicando scrupolosamente le indicazioni igienico-sanitarie. È chiaro però che in nessun modo l’emergenza può comportare costi superiori proprio nei confronti dei soggetti più deboli, altrimenti si cadrebbe nell’assurdo di fare pagare l’ammalato per le cure ricevute, con costi proporzionati alla gravità della patologia”.
Ecco perché nella sua interrogazione la capogruppo regionale M5S chiede alla Regione di verificare se l’aumento delle rette richiesto dalle strutture sia legittimo e compatibile con le procedure regionali per l’accreditamento. “In ogni caso – conclude Silvia Piccinini – crediamo sia necessario intervenire per evitare che l’aumento dei costi ricada sugli ospiti di queste strutture e sulle loro famiglie che hanno già dovuto attraversare un periodo molto delicato dovuto proprio alla gestione dell’emergenza legata alla diffusione del Covid”.