Centro sportivo “Bernardi”, Piccinini (M5S): “Pasticcio del Comune, Regione intervenga”

“La Regione dovrebbe interessarsi a quello che sta succedendo al centro sportivo Bernardi a Bologna. Il fatto che un intervento importante come la trasformazione in erba sintetica del campo numero 1 non sia avvenuta nonostante fosse previsto dalle clausole della concessione è un fatto grave e rappresenta una cattiva procedura che deve essere rilevata”. È questa la richiesta di Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo al caso del centro polisportivo “Bernardi” del quartiere Santo Stefano a Bologna e gestito dall’Associazione sportiva Pontevecchio e dal comitato bolognese dell’AICS.

“La gestione dell’impianto prevedeva l’attribuzione di un importante corrispettivo, come previsto nella convenzione con il raggruppamento concessionario, per la realizzazione di alcune opere di manutenzione straordinaria, mantenimento e qualificazione a carico della società. Tra queste – spiega Silvia Piccinini – c’era la trasformazione del campo numero 1 in erba sintetica che non è mai avvenuta nonostante da molto tempo gli utenti avessero presentato lamentale”. Una situazione che è stata recentemente “sanata” da una delibera del Comune che ha preso atto dell’impossibilità di concludere l’intervento. “Una decisione tardiva e che doveva essere presa immediatamente – aggiunge Silvia Piccinini – chiedendo così che si realizzassero altre opere compensative del mancato intervento. Non vorremmo che tutto questo strano ritardo e l’epilogo di questa vicenda sia stata in qualche modo influenzata dal ruolo che il padre dell’assessore Matteo Lepore ricopre proprio all’interno della Polisportiva Pontevecchio che gestisce l’impianto”.

Nella sua interrogazione la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle invita la Giunta ad intervenire sul caso anche in virtù della recente legge sullo sport approvata pochi mesi fa che stabiliva come la Regione dovesse dare indicazioni e linee guida ai Comuni per gli affidamenti degli impianti. “Cosa che con il Bernardi non è avvenuto e che ha prodotto il pasticcio che oggi è sotto gli occhi di tutti” conclude Silvia Piccinini.