Classificazione hotel, più controlli per evitare le infiltrazioni della mafia

Il M5S chiede più controlli nella classificazione degli hotel
Il M5S chiede più controlli nella classificazione degli hotel

Passare al setaccio e in modo tassativo la veridicità della classificazione alberghiera e rafforzare gli strumenti disponibili per i Comuni per le funzioni di controllo. Il gruppo regionale Movimento 5 Stelle accende i fari dei controlli antimafia sugli alberghi della Riviera attraverso un’interrogazione alla Giunta presentata dai consiglieri Raffaella Sensoli, Andrea Bertani e dalla capogruppo Giulia Gibertoni.

“Il nostro territorio regionale – sottolineano i consiglieri – è da anni al centro di sempre più frequenti fenomeni di infiltrazione malavitosa, processo al quale non sfugge la Riviera. E sono in netto contrasto i percorsi che hanno comportato una progressiva riduzione delle strutture ricettive a 1 o 2 stelle e la diffusione di offerte a prezzi sempre più bassi“.

Nella provincia di Rimini, per esempio, il 59,3% degli alberghi, 1.224 su 2.063, è a 3 stelle oppure 3 stelle superiore, il 23,8%, 490, a 2 stelle. “La modalità di campionatura prevista dal regolamento dello sportello unico del Comune di Rimini, per esempio – segnala il Movimento – appare tale da comportare controlli meno frequenti, frammentari e scarsamente rappresentativi dei processi in corso. Per questo crediamo sia necessario rivedere questo sistema e mettere in campo tutti i controlli possibili. Il rischio che la mafia si sia potuta insinuare nelle crepe di questo sistema è alto. Bisogna tenere alta la guardia e spetta alla Giunta fornire le risposte adeguate”.