Consulta emiliano-romagnoli nel mondo, il M5S la vuole cancellare – VIDEO

 

Grazie, Presidente. Intanto chiedo scusa alla consigliera Piccinini perché siamo ancora qui a discutere di cose così “alte” come la Consulta e probabilmente non parleremo del Passante Nord, tema che segue per noi la consigliera Piccinini, ma dobbiamo fare cultura e quindi dobbiamo essere presenti anche su questo argomento.

Io ho sentito stamattina l’intervento del mio collega Bertani, che ha, non so come mai, usato il termine “melensa”, che per me era declinato in modo chiaro, era declinato con riferimento al metodo con cui il Partito Democratico in quest’Aula usa gli emiliano-romagnoli nel mondo, l’emigrazione come una cosa così triste a cui dare una massima attenzione, e ho sentito una forte critica, giustamente ognuno ha diritto di farla, del consigliere Molinari, a cui consiglio però di andare a lezione dagli esperti di metodo e di merito del suo gruppo, che ha già dato prova di avere questo tipo di caratteristica, ricordo Mumolo che parlava di metodo, mentre Calvano parlava di merito per altre questioni. Però, essendo loro esperti, consiglio di interfacciarsi con loro per riuscire a capire il senso di quello che ha detto Bertani stamattina.

Io non faccio l’avvocato di Bertani perché lui non ne ha bisogno, però mi dà fastidio quando ci sono queste strumentalizzazioni delle parole dette o non dette, dell’estrapolazione di singole parole da un senso o da una frase compiuta. C’è stato un assoluto rispetto di chi è emigrato, per questioni personali, per scelta, per necessità, da parte di Bertani. Noi non siamo contro gli immigrati, assolutamente, ci mancherebbe altro! Siamo fieri delle eccellenze emiliano-romagnole che nel mondo si fanno conoscere, ci mancherebbe! Quello che chiediamo non è altro che una cosa di buonsenso. Noi ci proviamo ogni tanto a preparare qualcosa di buonsenso, ma sembra che se non è infarcito di retorica e politichese non funzioni, quindi proporrei al consigliere Bertani, la prossima volta che fa un intervento, di farlo passare dalla segreteria del PD per fargli fare degli aggiustamenti.

In fondo io mi chiedo, così, tanto per fare un esempio: la Lombardia avrà degli immigrati in giro per il mondo? Immagino di sì. E’ vero che non è governata dal PD, ma loro la Consulta non ce l’hanno. E’ un problema questo? Perdono le eccellenze nel mondo? Non credo. Basterebbe, queste 111 associazioni in giro per il mondo, che ci seguono in diretta e che saluto, semplicemente ascoltarle e quindi vedere quali sono gli interventi che una semplice azione di un assessore, di uno staff di un assessore può fare per loro. Uno o più assessorati possono fare le azioni che oggi fa la Consulta.

Non so come abbia capito Pompignoli che noi vorremmo autoeliminarci. Se vogliamo parlare di eliminazione delle Regioni, facciamo un intergruppo, parliamone, io sono disposto a confrontarmi su qualunque tema, ma non credo di aver percepito dall’intervento di Bertani di stamattina questo senso, è un senso tutto elaborato non so bene su quali basi perché nessuno l’ha chiesto.

Si va a rielaborare questa Consulta prevedendo una pluralità: il presidente, il vicepresidente all’opposizione, alla maggioranza, la cosa che passa in mano ad un consigliere regionale così è più collegato eccetera. Ho sentito tante belle cose, va benissimo, ma a me il fatto che ci si apra verso le opposizioni con una vicepresidenza, scusatemi il termine, mi sa tanto di foglia di fico. Poi voi vedetela come volete, io la vedo così, io lo percepisco così; poi sbaglierò perché ovviamente ognuno si fa un’opinione e può essere anche errata. Ma intanto si pensa a stanziamenti, a rimborsi spese perché ci sono delle attività da fare, si pensa a strutture, ad un organico, minimale, ma comunque un organico, perché dobbiamo giustamente far sentire ai nostri emigrati che noi ci siamo, che il loro territorio c’è, che vogliamo collaborare con loro. Questo va benissimo, ma si chiama “comunicazione e marketing”, “organizzazione eventi”, non serve creare una consulta per questo, basta fare un’ottima attività di interconnessione fra uffici, assessorati di competenza verso queste 111 associazioni che ci seguono in tutto il mondo. Si tratta di fare quel tipo di attività, che non vuol dire buttare le eccellenze cresciute nel tempo, vuol dire semplicemente trasferirle agli assessorati, qual è il problema? C’è bisogno di mettere in piedi un carrozzone? Perché questo è l’ennesimo carrozzone, io lo vedo così. Sarò in malafede, sarò prevenuto, può essere, ma io ho già visto esperienze a vari livelli di carrozzoni di questo tipo che poi in qualche modo hanno cominciato a zoppicare, a scricchiolare per poi crollare, quindi eviterei di fare sovrastrutture funzionali.

In quest’Aula ho sentito parlare di sovrapposizioni di competenze per altri temi, non per questi, e del fatto che quindi erano da combattere queste cose, da non portare avanti. Ecco, qui secondo me stiamo facendo proprio questo: competenze che sono tipicamente in mano agli assessorati le stiamo delegando operativamente ad altri, ad una struttura che si dovrà muovere per la promozione, per il dialogo con gli emiliano-romagnoli nel mondo. E per fare tutto questo stanziamo fondi di bilancio per le spese necessarie, ma non siamo riusciti a votare l’apertura di una voce di bilancio per il fondo del microcredito votato all’unanimità in quest’Aula. Eppure era semplice, era una cosa banale perché l’abbiamo votato all’unanimità, ci siamo anche stretti la mano alla fine di quel Consiglio perché abbiamo fatto tutto un bel lavoro. Per gli emiliano-romagnoli nel mondo facciamo qualunque cosa, per le cose che abbiamo deliberato di fare già in questo bilancio no. Come non facciamo quello che stiamo facendo per gli emiliano-romagnoli nel mondo (struttura, budget, regole, tutto quanto) per quel famoso – io so che casco sempre lì, sono un discorso rotto – Osservatorio sulla legalità già deliberato nella precedente legislatura. Lì niente, niente struttura, niente stanziamenti, niente regolamento. E’ lettera morta, un paragrafo scritto in un articolo che rimane lì. Non so, a questo punto proporrei di creare la consulta della legalità degli emiliano-romagnoli in Emilia-Romagna, forse è diverso dall’Osservatorio dalla legalità, forse funziona meglio la consulta dell’osservatorio.

 O forse abbiamo toccato un nervo scoperto, qualcosa che… boh! Io capisco anche Bertini quando dice che poi, quando uno non ha tutte le notizie, non ha tutte le informazioni, fa presto a pensare male. Lo si è detto anche stamattina, mi sembra, che a pensare male si fa presto, ma a volte ci si piglia. Io spero di no, non lo so, ma non capisco perché non riusciamo a travasare le competenze che oggi vediamo e identifichiamo dentro la Consulta all’interno degli assessorati, all’interno delle attività normali dell’assessore. Poi possiamo parlare di comunicazione, di marketing, di stanziare fondi per attività di comunicazione, di promozione di prodotti in giro per il mondo, di attività con le associazioni in giro per il mondo, ma per questo non credo che ci sia bisogno di fare una consulta, io penso che non sia così. Io vengo da un’azienda, mi sono occupato anche di marketing e per me questa è una normalissima attività di marketing, anche molto avanzata, ma è quello, non è niente di più.