Il convegno regionale sui bambini “monopolizzato” dal Pd

convegno-er“Venerdì 30 settembre si svolgerà un convegno organizzato dalla Regione Emilia-Romagna, in particolare dall’Assessorato alle politiche sociali, sulle tematiche che ruotano attorno al mondo dei bambini. L’unica cosa che però verrà fatta veramente ‘assieme’ sarà il pagamento del convegno, totalmente a carico della Regione e quindi di tutti noi. Per il resto sarà una passerella monocolore del Pd”. È questa la denuncia di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, riguardo al convegno dal titolo “I bambini dell’Emilia-Romagna: parliamone tutti insieme” che si svolgerà il prossimo 30 settembre.

“Si tratta di un appuntamento completamente monopolizzato dal PD dove, con la scusa del dialogo, si cercherà di offrire alla platea il verbo del partito, come se fossimo nel bel mezzo di una festa dell’Unità – spiega Raffaella Sensoli – Un appuntamento fatto dal PD per il PD come si può facilmente vedere scorrendo il programma e i relatori previsti. Oltre all’assessore Gualmini, ci sarà una relazione introduttiva curata dal senatore della Zuanna, presentato sia come professore dell’Università di Padova sia come senatore (Pd appunto, transfuga di Scelta civica-Monti), accompagnato da una ricercatrice che ha direttamente collaborato con lo stesso. Seguirà Andrea Reverberi, professore all’Università di Modena e Reggio Emilia ed habitué dei dibattiti alle feste PD di Reggio Emilia e Modena, Sergio Venturi, Assessore PD alla Sanità, per poi far parlare tre amministratori a caso: Lubiano Montaguti di Forlì, già direttore dello IAL CISL, l’ente di formazione sempre ai primi posti fra i beneficiari dei fondi comunitari per la formazione professionale assegnati dalla Regione (e dalle Province, anch’essa Pd), oggi assessore (Pd) di Forlì, Gianpietro Cavazza e Raffaella Curioni assessori dem a Modena e di Reggio Emilia, e poi la vicesindaca della giunta Merola a Bologna, Marilena Pillati. Un parterre degno di una festa dell’Unità non c’è che dire. Peccato che l’incontro si svolgerà nella sala polivalente della Regione Emilia-Romagna, che sarebbe un ente pubblico, la stessa dove pochi giorni fa si è svolta l’udienza conoscitiva sul progetto di legge per i servizi educativi 0-3 anni: quella che indebolirà i requisiti dell’accreditamento che consentirà di modificare a piacere della giunta il rapporto bambini operatori. Ormai in Emilia-Romagna ci sono molti Comuni amministrati da forze politiche diverse o contrarie al Pd, dal M5S, da liste civiche, dal centrodestra. Non è stato invitato nessuno. Esisterebbero ancora dei liberi sindacati di operatori delle scuole per l’infanzia: pubbliche, private, cooperative etc ma nessuno di loro prenderà parte a questo incontro”. “Tutto ciò – conclude Raffaella Sensoli – indica bene quale visione abbiano il PD e questa Giunta della democrazia, del confronto, di cosa significa “insieme”, anzi “parliamone tutti insieme”. O sei del Pd o non esisti. Se va avanti così essere del Pd rischia di diventare un requisito per accedere ai servizi di questa regione, da aggiungere a quello delle vaccinazioni”.