Crisi Bosch, Sassi (M5S): “La Regione avvii subito un confronto con l’azienda. I 130 esuberi una mazzata per il territorio”

“La Giunta avvii al più presto un confronto con la Bosch per chiedere il ritiro immediato dei licenziamenti contenuti nel nuovo piano industriale. L’area di Vezzano non è in grado di far fronte a una nuova, e pesantissima, emergenza occupazionale”. Gianluca Sassi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, ha presentato una interrogazione sul caso della multinazionale Bosch Rexroth, che opera nelle province di Reggio Emilia e Modena, e che nei giorni scorsi ha presentato alle organizzazioni sindacali un piano industriale che prevede esternalizzazioni, mobilità tra stabilimenti (distanti anche diversi chilometri tra loro) e soprattutto 130 esuberi.

“Licenziamenti che al momento non sembrano legati a un andamento negativo degli affari dell’azienda visto che si tratta di una realtà da 50 miliardi di euro di fatturato e 360mila collaboratori sparsi in tutto il mondo – spiega Gianluca Sassi – Per questo crediamo che una decisione del genere sia assolutamente immotivata e che la Regione debba avviare al più presto un tavolo di confronto con i rappresentati dell’azienda e quelli dei lavoratori. Se gli esuberi dovessero essere confermati si tratterebbe di un colpo durissimo non solo dell’area di Vezzano ma anche dell’intera regione visto che andrebbe ad interessare un settore, quello manifatturiero, già pesantemente colpito da delocalizzazioni, esuberi e chiusure improvvise”.

Per questo nella sua interrogazione il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle chiede alla Giunta anche di verificare se gli stabilimenti emiliano-romagnoli della Bosch siano stati negli ultimi cinque anni beneficiari di finanziamenti regionali legati proprio all’occupazione, all’innovazione tecnologica e allo sviluppo delle attività produttive.