Crisi Coopsette, serve un fondo di garanzia per tutelare i risparmi dei soci

coopsette_1Un fondo di garanzia per far fronte alle continue crisi che stanno investendo il mondo delle cooperative. È quello che Raffaella Sensoli e Gianluca Sassi, consiglieri regionali del M5S, chiedono alla Regione di contribuire a creare attraverso l’attivazione di un tavolo di confronto con le associazioni delle imprese cooperative, sulla scia di quanto sta avvenendo in Liguria.

“La gravissima crisi di Coopsette che sta portando alla liquidazione un’impresa molto importante della nostra regione investito pesantemente anche altri territori – spiega Raffaella Sensoli – Tra questi riveste un peso particolarmente significativo la Liguria, dove, a Genova, Coopsette ha realizzato opere come l’Acquario, uno dei simboli della città. Ad oggi sono 55 i lavoratori coinvolti dalla crisi Coopsette nel capoluogo ligure, dei quali 45 soci prestatori. Nel corso di incontri fra le organizzazioni sindacali e la Giunta ligure è stata presa in esame anche la richiesta di studiare la possibilità di intervenire con un fondo a sostegno dei soci prestatori (lavoratori e pensionati) vittime del crac. Inoltre l’Assemblea legislativa della Regione Liguria ha approvato una risoluzione diretta ad approfondire la problematica esposta impegnando la locale Giunta regionale a coordinarsi con la Regione Emilia-Romagna, tra le altre cose, per costituire un tavolo apposito fra Regione e organizzazioni sindacali di categoria sulla crisi e prevedere la possibilità della istituzione di un fondo ad hoc per la copertura dei risparmi sociali dei soci lavoratori”.

“Crediamo che sia una strada che la Giunta debba quantomeno provare a percorrere visto – aggiunge Gianluca Sassi – visto che è inaccettabile che a pagare le conseguenze di una gestione fallimentare siano sempre e solo quei cittadini e risparmiatori che avevano creduto in una realtà che si è trasformata in incubo”. Nella loro interrogazione i consiglieri regionali del M5S chiedono dunque alla Giunta anche di attivarsi “presso il Parlamento ed il Governo, anche in accordo con altre Regioni o con Enti locali per richiedere l’adozione di provvedimenti normativi che determinino e favoriscano l’adozione da parte delle cooperative di strumenti di garanzia a tutela dei soci”.