Dal referendum l’ennesimo schiaffo elettorale per Bonaccini: la delegittimazione continua…

referendum_aprile_trivelle_2“Il presidente Bonaccini, appena insediato, promise che avrebbe fatto di tutto per riportare gli emiliano-romagnoli a votare poi, alla prima occasione utile, li ha invitati a starsene tranquillamente a casa: non c’è che dire, una coerenza devastante”. È questo il commento di Gianluca Sassi, capogruppo regionale del M5S, riguardo alle dichiarazioni post referendum contro le trivelle del presidente Stefano Bonaccini. “Boicottare prima, e gioire poi, per il fallimento di questo referendum è stato un atteggiamento indegno per chi dovrebbe rappresentare una istituzione e non un solo un partito politico – spiega Gianluca Sassi – Gli emiliano-romagnoli che ieri sono andati alle urne sono stati un milione e 138mila, nonostante il silenzio dell’informazione istituzionale regionali che ha scelto volontariamente di non pubblicizzare il referendum se non a pochissime ore dall’apertura dei seggi e solo in seguito a una nostra esplicita richiesta“.

“Nel novembre del 2014 i votanti furono pochi di più (1 milione 304mila, il 37 contro il 34 per cento) ma chi votò Bonaccini furono 600mila cittadini rispetto ai 900mila che ieri hanno detto sì allo stop alle trivelle, la metà di quelli che in totale hanno partecipato al referendum – aggiunge Sassi –  Se la matematica non è un’opinione Bonaccini dovrebbe solo vergognarsi di queste cifre, altro che esprimere soddisfazione ai quattro venti come ha fatto anche stamattina. Non solo a questa consultazione hanno votato quasi il doppio dei cittadini che lo hanno scelto un anno e mezzo fa, ma nessuno di loro ha seguito il suo ordine di astensione. Una delegittimazione continua che conferma il totale fallimento di questa Giunta che non è riuscita a ricucire quel rapporto di fiducia tra le istituzioni e i cittadini”.

D’altronde dichiarare che i referendum non sono momenti di partecipazione alla vita democratica come gli altri e che l’astensione è una scelta del tutto legittima, ci sembra una visione piuttosto discutibile. Noi, invece, vorremmo ringraziare tutti quegli emiliano-romagnoli che ieri si sono recati alle urne per far sentire la propria voce e non sono caduti nel tranello di chi invitava a starsene a casa affinché a decidere siano sempre gli stessi. A loro – conclude Sassi – va il nostro grazie e una promessa: che il MoVimento 5 Stelle si batterà ogni giorno affinché la loro voce non passi mai sotto silenzio”.