“Bene che oggi la Regione abbia accolto la nostra richiesta di sostenere quei sindaci e quei Comuni che continueranno a riconoscere i figli delle coppie omogenitoriali contro gli attacchi del governo. L’obiettivo, così come ha rimarcato anche l’Europa, è quello di garantire un diritto che sia universale e valido ovunque. Per questo è indispensabile che il Parlamento adesso si assuma le proprie responsabilità e vari al più presto una legge che vada in questa direzione”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, dopo che questa mattina l’assessore regionale alle Politiche sociali, Igor Taruffi, ha risposto a un question time sul tema del riconoscimento dei figli delle coppie Lgbtqi*.
“Lo stop dell’iscrizione all’anagrafe dei figli nati all’estero da coppie omogenitoriali, ribadito dal Ministero dell’Interno nella circolare inviata alle Prefetture lo scorso gennaio, di fatto rimanda l’Italia al Medioevo, come tra l’altro testimoniano le becere dichiarazioni di esponenti dell’attuale maggioranza di governo delle scorse settimane – spiega Silvia Piccinini – Ecco perché è positivo che la Regione oggi abbia preso posizione su questo argomento specificando che, oltre a sostenere l’operato dei sindaci che continueranno nelle attività di riconoscimento, si adopererà anche politicamente per chiedere al Governo un adeguamento dal punto di vista normativo alla legislazione europea. Un orientamento nuovo rispetto ad un tema posto già nello scorso mandato, in occasione dell’approvazione della legge regionale contro l’omobitransfobia, che però allora non aveva trovato accoglimento da parte della maggioranza. L’Italia è uno dei pochissimi Paesi, insieme a Polonia e Ungheria, in cui i figli di coppie omogenitoriali non sono ancora tutelati sin alla nascita e questo non è più accettabile. Serve una legge che eviti figli di serie A e di serie B e garantisca il diritto alla genitorialità. Una richiesta che è stata portata avanti con forza anche nel corso della manifestazione che si è svolta domenica scorsa a Bologna, a cui ho partecipato con convinzione, e che sarà al centro anche di quella nazionale in programma il prossimo 12 maggio a Torino”.