Edilizia, Gibertoni (M5S): “Modifiche approvate aprono la strada alla speculazione”

Con l’approvazione della nuova legge sulla semplificazione edilizia approvata ieri, di fatto la Giunta concede l’ennesima deroga alla speculazione edilizia che già caratterizza ampiamente la proposta della nuova legge urbanistica. Giulia Gibertoni commenta così l’approvazione da parte dell’Assemblea Legislativa delle modifiche a due leggi regionali in materia di edilizia. Modifiche rese possibili dallo stralcio di due articoli della nuova legge urbanistica che sta attraversando, a causa dei numerosi punti di criticità, un iter molto travagliato con una approvazione ancora di là a venire.

“Difficoltà che, nonostante le apparenze, la Giunta sa benissimo di dover affrontare – spiega Giulia Gibertoni – per questo si è deciso di procedere a questo stralcio per cercare di blindare alcune norme che faranno piacere ai soliti costruttori. Le norme approvate ieri, infatti, non faranno altro che generare ancor più confusione con il solo risultato di aprire la strada a una speculazione sempre più strisciante”.

Il riferimento, per esempio, è alla confusione che si fa tra il restauro scientifico o il restauro e risanamento conservativo e la manutenzione straordinaria o le opere interne che, seppur operazioni ben diverse e su ben diverse tipologie, diventano autorizzabili, entrambe, con una semplice CIL (Comunicazione di Inizio Lavori) oppure ancora con l’art. 23, che modifica l’articolo 22 della legge regionale n. 15 del 2013 e che riguarda le varianti in corso d’opera, si aprono praterie ai fautori del mattone che, certo dovrebbero rispettare la disciplina urbanistica ed edilizia, ma sarebbero sottratti al controllo preventivo pubblico. Addirittura per gli edifici vincolati si potrebbe ignorare il parere della commissione per la qualità architettonica e il paesaggio.

“Con queste nuove norme – conclude Giulia Gibertoni – non si fa altro che riportare le stesse logiche della legge urbanistica, cioè l’abdicazione del ruolo del regolatore pubblico a favore dell’iniziativa del privato di turno, cooperativa o costruttore che sia, a cui è demandato il potere di pianificare il territorio e l’urbanistica”.