Errani-Terremerse, la condanna in Appello non fu sentenza politica

La Cassazione ha annullato la condanna in Appello di Errani per la vicenda Terremerse e ha rinviato gli atti a un nuovo processo
La Cassazione ha annullato la condanna in Appello di Errani per la vicenda Terremerse e ha rinviato gli atti a un nuovo processo

Noi del Movimento 5 Stelle siamo abituati a rispettare tutte le sentenze, che siano di condanna, di assoluzione o di rinvio. Non c’è caso o eccezionalità che possa derogare a questa regola. Fatta questa doverosa premessa però, sul caso che riguarda l’ex presidente della Regione Vasco Errani, a poco meno di un anno dalla sua condanna per falso ideologico nella vicenda Terremerse e che ha portato alle sue dimissioni da Viale Aldo Moro, non si può far a meno di rilevare alcuni elementi che appaiono del tutto evidenti. In primo luogo stupisce, ancor prima che fosse pronunciata la sentenza che ha annullato la condanna e rinviato a un nuovo processo l’ex presidente, che il pg della Cassazione abbia bollato come ‘politico’ il giudizio in Appello.

Sorprende che sia proprio un esponente della magistratura ad accusare i suoi colleghi di aver utilizzato la giustizia per fini esclusivamente politici. Parole, a nostro avviso, molto gravi perché rischiano di gettare un’ombra di sospetto anche su tutte le altre sentenze. Inoltre stupisce anche il fatto che il pg della Cassazione liquidi l’operato di Errani sulla vicenda Terremerse come un innocuo tentativo di ribattere a un articolo di un quotidiano. Si potrebbe affermare che di solito, come vuole la prassi della politica, si replichi agli attacchi dei giornali attraverso dei semplici comunicati stampa, non di certo incaricando dei dirigenti o tecnici regionali di redigere relazioni da presentare in Procura per difendere il proprio operato.

Relazione che per la Cassazione oggi è diventato improvvisamente un “atto informale” ma che venne redatta da personale della Regione e, come qualcuno forse ricorderà, consegnata a tutti i consiglieri regionali ai quali, come è noto, non si distribuiscono scarabocchi o pagine di un diario personale, ma atti ufficiali con tanto di timbro dell’ufficio di protocollo. Adesso, come ha stabilito la Cassazione, spetterà a un nuovo processo stabilire quale fu la verità anche se, almeno dal punto di vista politico, sappiamo già da molto tempo che la vicenda Terremerse ha rappresentato una pagina torbida del regno dell’ex presidente Vasco Errani.