In Europa lo smog uccide 10mila persone all’anno. Gibertoni (M5S): “Vogliamo i dati dell’Emilia-Romagna”

“Ogni anno in Europa muoiono più di 10mila persone a causa delle emissioni di ossido di azoto, sostanza emessa nell’atmosfera soprattutto dai motori diesel. In Italia le vittime dal 2010 in poi sono quasi 3mila all’anno. Visto che la nostra regione è una delle regioni con l’aria più irrespirabile a causa dello smog, vorremmo che la Giunta facesse una stima di quante sono le morti riconducibili a questa causa in Emilia-Romagna”.

È questa la richiesta di Giulia Gibertoni contenuta in una interrogazione rivolta alla Giunta dopo le ultime rivelazioni contenute in una recente ricerca del MetNorway, l’Istituto Meteorologico Norvegese, che ha provato a stimare il numero di vittime dovute alle emissioni delle automobili al centro dello scandalo Dieselgate.

“Il numero di decessi contati per l’Italia è molto elevato, risultato drammatico di una politica ambientale totalmente assente – spiega Giulia Gibertoni – Il nostro sospetto è che essendo questa tra le regioni dove si respira l’aria più inquinata d’Italia, dovuta, per quanto riguarda le PM10, quasi esclusivamente alle auto diesel, il numero delle vittime alle nostre latitudini purtroppo sia molto consistente”.

Ecco perché nella sua interrogazione Giulia Gibertoni chiede alla Giunta di fornire almeno una stima sui decessi avvenuti proprio a causa delle emissioni di ossido di azoto.

“Nonostante i proclami contenuti nel PAIR, l’Emilia-Romagna resta una delle regioni più inquinate d’Italia dove non si è ancora in grado di mettere in campo delle politiche virtuose in grado di limitare lo smog – aggiunge Giulia Gibertoni – Gli unici strumenti utilizzati sono quelli del blocco del traffico domenicale che non possono di certo essere delle soluzioni strutturali per risolvere questo problema. Nei mesi scorsi proponemmo di prevedere degli incentivi particolari per il rinnovo del parco auto, tra cui l’esenzione totale dal bollo per i veicoli elettrici o ibridi, una misura che avrebbe permesso di eliminare con il tempo le auto più inquinanti. Proposta che però la Giunta – conclude Giulia Gibertoni – rimandò al mittente preferendo puntare su strumenti che fino a questo momento hanno avuto solo il merito di creare la situazione che oggi è sotto gli occhi di tutti”.