Facciamo rinascere le ferrovie dismesse: opportunità per una mobilità sostenibile

ferrovie dismesse“La Regione prenda in esame l’ipotesi di far rinascere le linee ferroviarie dismesse. In Emilia-Romagna sono più di 27, per un totale di 650 km che rappresentano, oltre che un patrimonio storico da valorizzare, anche un’ottima opportunità per investire su un tipo di mobilità sostenibile”.

Il M5S dell’Emilia-Romagna ha presentato una risoluzione, prima firmataria la consigliera Raffaella Sensoli, per chiedere alla Giunta di riportare in vita le linee ferroviarie dismesse: si tratta di tracciati e percorsi che da Piacenza a Rimini attraversano tutto il territorio della nostra regione e che, per la maggior parte, sono state ‘abbandonate’ a cavallo tra gli anni ’50 e ’70 a vantaggio dei collegamenti su gomma.

“Si tratta di un patrimonio di grandissima rilevanza che non merita di essere abbandonato a se stesso – spiega la consigliera Raffaella Sensoli – soprattutto se si prende in considerazione il fatto che ad oggi la mappa della rete ferroviaria messa a punto da RFI e Fer presenta ancora numerose zone d’ombra dove non è attivo nessun collegamento ferroviario”. Secondo la risoluzione presentata dal M5S, infatti, il riutilizzo delle ferrovie abbandonate potrebbe rappresentare una valida alternativa alla congestione del traffico stradale (ma anche ferroviario) lungo i nodi più importanti della nostra rete, in particolare quello che da Piacenza va a Rimini parallelamente alla via Emilia.

“Ci sono soluzioni a dir poco sorprendenti e che potrebbero portare benefici immediati – specifica Raffaella Sensoli – per esempio nel caso della Budrio-Massalombarda che consentiva, e potrebbe consentire oggi se ripristinata, un collegamento diretto fra Bologna, Ravenna ed il suo porto, con un tracciato prossimo a quello dell’ex strada statale 253 San Vitale (SS 253), ora strada provinciale 253 R San Vitale (SP 253 R). Allo stesso modo, altre tratte, potrebbero rappresentare utilissime alternative a percorsi stradali o a potenziare i collegamenti fra le aree di più elevato richiamo turistico, come la Rimini-San Marino e la Rimini-Novafeltria”.

“L’assessore Donini ha specificato che le ferrovie dismesse non rientrano nel piano di investimento sui trasporti che la Giunta sta mettendo a punto – aggiunge il consigliere Andrea Bertani – Noi crediamo che sia un errore non farlo e per questo chiediamo che la Regione metta in campo almeno uno studio per capire quali e quante possibilità di riutilizzo possano essere realizzate sul nostro territorio. Anche quelle di trasformarle in percorsi ciclopedonali, già avanzata da diverse associazioni in passato, potrebbe essere una proposta da prendere in considerazione. Per questo chiediamo che questo tipo di interventi siano previsti nel nuovo Piano regionale integrato dei trasporti e nelle leggi finanziarie già a partire dal prossimo anno”.