Ferrari all’estero, Gibertoni (M5S): “Marchionne scappa via e la Giunta resta ferma ai box”

La Giunta incapace di prendere le distanze dalle parole di Marchionne
La Giunta incapace di prendere le distanze dalle parole di Marchionne

“Sul caso Ferrari la Giunta è ‘rossa’ solo d’imbarazzo. Chiedevamo che il Presidente Bonaccini e l’assessore Costi prendessero le dovute distanze da chi vuole scippare al nostro territorio un patrimonio unico e portarlo all’estero per meri vantaggi fiscali e legali. Questa mattina in aula, invece, abbiamo purtroppo ascoltato le solite parole di circostanza che ci fanno seriamente temere che la Giunta non abbia nessuna intenzione di contrastare questa inaccettabile decisione; la sola preoccupazione della Giunta, facilmente percepibile, è stata quella di non arrecare alcun disturbo all’uomo forte Sergio Marchionne, ideatore della vergognosa ‘fuga dall’Italia’ della casa del Cavallino, nonché strenuo sostenitore del presidente del Consiglio Matteo Renzi”. È questo il commento di Giulia Gibertoni, capogruppo M5S in Regione, subito dopo la risposta dell’assessore Palma Costi questa mattina in apertura dell’Assemblea legislativa riguardo all’interrogazione sul trasferimento della sede legale e fiscale della Ferrari all’estero.

“Le parole della Costi confermano quanto questa Giunta stia sottovalutando questo problema – spiega Giulia Gibertoni – limitarsi a dire che si tratta di un ‘tema nazionale’ e che per questo il presidente Bonaccini è in contatto con il Governo per valutare il problema, equivale a restare in silenzio ed immobili proprio mentre Marchionne scappa veloce come una Formula 1”.

“Noi – prosegue la Gibertoni – continuiamo a chiedere un impegno concreto e immediato che una situazione eccezionale, come il trasferimento all’estero della nostra impresa più prestigiosa e conosciuta senza dubbio merita, anche per le conseguenze imprevedibili che tale scelta potrebbe avere sull’economia regionale. La Regione e questa Giunta hanno il dovere di difendere il tessuto produttivo, non di scappare davanti ai problemi, inchinandosi alle decisioni di altri. Per questo terremo alta l’attenzione, chiedendo subito conto dei risultati degli incontri tra Bonaccini e il Governo”.

“Non riusciamo a capire perché la Regione debba avallare col silenzio un’operazione che altri colossi dello stesso settore, come la Lamborghini o la Ducati pur essendo di proprietà straniera, non hanno fatto e che Mercedes o Porsche non farebbero mai – conclude la capogruppo M5S – Il PD la smetta di essere succube del potere finanziario globalizzato e cominci con i fatti a fare gli interessi della regione che amministra e dell’Italia”.