Ferrovie dismesse, il M5S: “La Regione chieda che siano inserite anche per quelle dell’Emilia-Romagna”

“La Regione avvii un monitoraggio che abbia come obiettivo finale l’inserimento di alcune ferrovie dismesse nella lista di quelle individuate da un disegno di legge in approvazione in Parlamento. In Emilia-Romagna sono diversi i tracciati sui quali vale la pena investire, soprattutto dal punto di vista turistico”. È questa la richiesta di Andrea Bertani, Gianluca Sassi e Raffaella Sensoli, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, contenuta in una risoluzione che sarà discussa nelle prossime sedute dell’Assemblea Legislativa e che riguarda la valorizzazione delle ferrovie turistiche.

“Attualmente il disegno di legge già approvato alla Camera non ha previsto interventi su tratte ferroviarie della nostra regione – spiegano Bertani, Sassi e Sensoli – Ciò non toglie però che l’elenco delle 18 ferrovie individuate possa essere implementato proprio attraverso delle specifiche richieste da parte della Regioni. Ecco perché, crediamo, che l’Emilia-Romagna possa sfruttare a pieno questa opportunità”.

Per i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle sono diversi i binari, oggi fatiscenti o addirittura abbandonati, che potrebbero essere inseriti nel progetto di riqualificazione a fini turistici proposto a livello nazionale.  In particolare anche attraverso l’integrazione con un altro disegno di legge sulla “mobilità dolce”, al momento all’esame del Senato e frutto dell’unificazione di più iniziative sia del M5S si delle forze di maggioranza. “Le linee come la Piacenza-Bettola, la Rimini-San Marino, la Ostellato-Porto Garibaldi o la Budrio-Massalombarda crediamo possano essere almeno prese in considerazione per questo progetto – aggiungono Bertani, Sassi e Sensoli – attraverso anche dei finanziamenti che contribuiscano a riattivarle. Per questo chiediamo alla Giunta di attivare un monitoraggio attento e in seguito di avviare, magari all’interno della Conferenza Stato-Regioni, una richiesta di implementazione della lista individuata dalla nuova legge, valutando inoltre la possibilità di utilizzo a fini turistici di tratte ancora in esercizio sia della rete nazionale sia di quella regionale”.