Fiorano, Gibertoni (M5S): “Regione fermi la scomparsa del Rio Corlo”

La Regione fermi la “scomparsa” del Rio Corlo a Fiorano. A chiederlo è Giulia Gibertoni che ha presentato un’interpellanza alla Giunta. “In queste settimane nell’ambito dei lavori di ampliamento di un opificio industriale, a servizio dello stabilimento System, oltre 430 metri del corso del Rio Corlo stanno per essere definitivamente ed irrimediabilmente tombati all’interno di una tubazione scatolare in cemento armato, nonostante il corso d’acqua sia chiaramente sottoposto a vincolo di tutela paesaggistica” spiega Gibertoni.

Un intervento che si baserebbe su un’erronea interpretazione del Servizio Urbanistica e Edilizia del Comune di Fiorano Modenese che, a sua volta, si baserebbe su una Circolare interpretativa in merito alla individuazione delle aree urbane escluse dalla tutela paesaggistica, in quanto si sarebbe interpretato la dizione di “esterne alle zone omogenee di edificazione” come esterne alle zone A e B, mentre la Circolare interpretativa intenderebbe dentro le aree A e B ma esterne al costruito (è il fabbricato e l’area di pertinenza).

“Nel Parere della Soprintendenza del 27 gennaio 2017, rilasciato nell’ambito della Conferenza preliminare per l’esame dell’Accordo di programma in variante alla pianificazione urbanistica comunale per la realizzazione di attrezzatture collettive scolastiche e socio-assistenziali a Spezzano di Fiorano Modenese, si precisava che il Rio Corlo fosse compreso nell’elenco dei corsi d’acqua tutelati della Regione e pertanto si esprimeva parere favorevole alla variante presentata, con la prescrizione di evitare però il tombamento del Rio – aggiunge Giulia Gibertoni – Senza contare il fatto che nel punto centrale dell’Accordo di programma in variante alla pianificazione urbanistica comunale per la realizzazione di attrezzatture collettive scolastiche e socio-assistenziali a Spezzano, a cui dovevano essere destinati i circa quattro milioni di euro ottenuti come extra oneri dalla variante urbanistica che ha permesso l’ampliamento dello stabilimento System, non sarà realizzato per i vincoli di totale inedificabilità del sito prescelto, improvvidamente, dall’Amministrazione comunale, con la conseguenza che se da un lato il soggetto privato ha potuto realizzare i propri interessi, quelli pubblici sono rimasti inevasi”.

Ecco perché nella sua interpellanza Giulia Gibertoni chiede alla Regione di valutare se il tombamento del Rio Corlo sia coerente con le norme di tutela paesaggistica e con le politiche regionali di contenimento del consumo di suolo.