Focolaio Covid dopo battuta di caccia sull’appennino reggiano, Piccinini (M5S): “Per i cacciatori servono divieti e non deroghe”

“Il focolaio scoppiato a Ventasso dopo una battuta di caccia dimostra come l’esercizio dell’attività venatoria in piena pandemia possa contribuire ad accrescere le occasioni di contagio. Per questo non servono deroghe per i cacciatori ma ancora di più divieti e restrizioni”.

È quanto dichiara Silvia Piccinini riguardo alle 38 persone contagiate all’interno del Comune di Ventasso, sull’appennino reggiano, che sarebbero in parte collegate a un gruppo di cacciatori che nelle scorse settimane avrebbero festeggiato con una cena una battuta di caccia al cinghiale particolarmente fruttuosa. “Anche se non ci sono cifre ufficiali riguardo a questo focolaio, si parla di 38 persone contagiate che oltre al comune di Ventasso riguarderebbero anche i centri vicini di Ramiseto, Ligonchio e Collagna, con 34 persone che sarebbero inoltre in isolamento fiduciario – spiega Silvia Piccinini – Questo caso, qualora venisse confermato, dimostra come permettere ai cacciatori di muoversi liberamente tra comuni e addirittura fuori regione quando l’Emilia-Romagna è inserita in zona arancione, sia un azzardo inutile e controproducente. Permettendo ai cacciatori di poter organizzare ancora battute di caccia al cinghiale quanti altri casi come quelli di Ventasso sono destinati a ripetersi? La Regione faccia marcia indietro e sospenda la caccia” conclude la capogruppo regionale M5S.