Glifosato, vittoria del M5S. La Regione effettuerà il monitoraggio nelle acque superficiali”

Dopo il pressing del Movimento 5 Stelle la Regione effettuerà finalmente il monitoraggio del glifosato nelle acque superficiali. Ad annunciarlo è Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, che nelle scorse settimane aveva presentato l’ennesimo accesso agli atti per conoscere quanto la Regione stava facendo per il controllo del pesticida utilizzato soprattutto in agricoltura. “Anche se con largo e colpevole ritardo, finalmente la Regione ha inserito nei piani di monitoraggio delle acque il glifosato – spiega Silvia Piccinini – Si tratta di una decisione che attendavamo da tempo e che è arrivata anche grazie al nostro pressing su Giunta e ARPAE”.

Il monitoraggio per il momento riguarderà solo quelle superficiali e 2 invasi per le potabili mentre per quelle sotterranee bisognerà invece aspettare ancora. “Si tratta sicuramente di una notizia molto positiva anche se di negativo c’è che, essendo la Regione in un ritardo siderale su questo argomento, il monitoraggio non inizierà prima della fine del 2017 e in modo strutturale soltanto all’inizio del 2018” aggiunge Silvia Piccinini. La Regione, infatti, solo poco tempo fa ha stanziato i fondi per dotare il laboratorio specialistico di ARPAE (sede di Ferrara) della necessaria strumentazione per procedere con il monitoraggio del glifosato e del suo metabolita AMPA.
ARPAE, inoltre, ha attivato le procedure per l’acquisizione di tutta la strumentazione idonea attraverso l’attivazione di una gara europea il cui iter prevede tempi non brevi (circa sei mesi). Subito dopo lo strumento verrà collaudato e, previa adeguata formazione specialistica del personale addetto, tarato. “Visto che si dovrà attendere un altro anno per avere i primi campionamenti e risultati chiediamo che in questi mesi di vuoto si porti avanti una convenzione con ARPA Toscana – conclude Silvia Piccinini –  Nei mesi scorsi, proprio grazie a un monitoraggio di quel tipo, si dimostrò come il glifosato non fosse presente in Emilia-Romagna semplicemente perché nessuno si prendeva la briga di cercarlo. Inoltre è necessario che il glifosato sia eliminato dai disciplinari di produzione integrata e dalle varie deroghe stagionali così come hanno già fatto altre Regioni”.

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