Granarolo-Castenaso, Piccinini (M5S): “Fusione già decisa e calata dall’alto”

“La fusione tra Castenaso e Granarolo non può essere in nessun modo etichettata come democratica e frutto della libera scelta dei cittadini. Si tratta di una decisione calata dall’alto e imposta attraverso dei mezzi in pieno stile propagandistico”. Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, commenta così il via libera dell’Assemblea Legislativa al referendum consultivo del prossimo ottobre sul progetto di fusione tra i comuni di Granarolo e Castenaso.

“Per far capire quanto questa fusione segua già un copione già scritto a tavolino basterebbe rilevare che ormai da tempo le amministrazioni comunali parlano della data del referendum consultivo quando solo oggi l’Assemblea Legislativa, organo deputato a dare o meno il via alla consultazione popolare, si è pronunciata per il suo svolgimento – spiega Silvia Piccinini – La fusione tra i due Comuni è evidentemente già stata programmata indipendentemente dalla volontà dei cittadini.  Con una campagna informativa che ha come unico obiettivo quello di far schierare i cittadini per il sì piuttosto che informarli sui vantaggi e sugli svantaggi che questa fusione comporterà. Su questo aspetto non mancano gli esempi come la pagina Facebook dei due comuni dedicata alla fusione che dà spazio a vere e proprie sponsorizzazioni politiche e video appelli di esponenti del Pd, alle 8 pagine tutte pro fusione riservate sul giornalino comunale, fino al concorso messo in piedi con soldi pubblici e fatto svolgere nelle scuole per disegnare il logo del nuovo Comune che ancora non esiste e su cui i cittadini devono ancora esprimersi. Il MoVimento 5 Stelle, come abbiamo ribadito più volte, non è contrario alle fusioni, ma le sostiene nella misura in cui siano realmente espressione di una volontà popolare e si concretizzino in veri vantaggi per i cittadini. Per questo abbiamo votato contro l’istituzione di questo referendum perché crediamo che il percorso intrapreso da Granarolo e Castenaso sia stato viziato alla base da ingerenze e operazioni di marketing inopportune. Ai cittadini  – conclude Silvia Piccinini – vanno dati gli strumenti per poter decidere consapevolmente in quanto esseri senzienti e non manichini da condizionare”.