Il grande caos degli abbonamenti Start Romagna per disabili

start-romagna-busLa Regione reintroduca tariffe agevolate uniformi per le categorie disagiate, in particolare i disabili, che usufruiscono del trasporto pubblico. Da quando si è deciso di lasciare ai Comuni la libertà di prevedere o meno ulteriori sconti sul costo degli abbonamenti si è creata una disparità enorme tra i territori con il paradosso che oggi una persona disabile che avesse necessità di viaggiare tra Rimini e Riccione se risiede nel primo comune paga 215 euro mentre se vive nel secondo soltanto 95, il tutto per poter usufruire dello stesso servizio nel medesimo tragitto”. È questa la richiesta di Raffaella Sensoli ed Andrea Bertani, consiglieri regionali del M5S, contenuta in una risoluzione che verrà discussa nelle prossime sedute dell’Assemblea Legislativa.

“Abbiamo analizzato i regolamenti che ricadono sotto Start Romagna e che riguardano Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini per scoprire che da quando a fine 2015 la Giunta ha deciso di rivedere il sistema che lo regolava, il mondo degli sconti e delle agevolazioni per gli abbonamenti annuali per il trasporto pubblico è piombato nel caos più totale – spiegano Raffaella Sensoli ed Andrea Bertani – L’accordo riconduce eventuali ulteriori riduzioni dei livelli minimi di prezzo dei titoli “Mi muovo insieme” (definite a livello regionale) a decisioni dei singoli Comuni, ponendo in capo a questi ultimi gli oneri corrispondenti determinando differenze rilevanti dei costi a carico degli utenti a fronte delle medesime condizioni personali e sociali e della tipologia di servizio fruito”. Differenze che riguardano soprattutto alcune categorie particolarmente “sensibili” come persone con disabilità, anziani e famiglie numerose. “Crediamo che questa disparità di trattamento vada assolutamente limitata se non azzerata del tutto – aggiungono i due consiglieri regionali del M5S – Per questo chiediamo che si mettano nero su bianco alcune linee guida per la definizione delle agevolazioni tariffarie locali. Non è possibile continuare a tollerare che due persone, magari disabili, paghino due tariffe diverse per usufruire dello stesso servizio solo perché il proprio Comune di residenza ha previsto o meno delle agevolazioni che dovrebbero essere regionali. Per questo chiediamo alla Giunta di provvedere al più presto a eliminare questa ingiustizia”.