Utilizzare le risorse che derivano dai buoni pasto non maturati dai dipendenti regionali che lavorano in regime di smart working per iniziative di solidarietà in favore di chi si trova in difficoltà economica per l’emergenza Coronavirus. È quanto propone il MoVimento 5 Stelle con una risoluzione a firma della capogruppo regionale Silvia Piccinini e che prende spunto da un’analoga iniziativa portata avanti negli ultimi giorni dal Comune di Roma e dalla sindaca Virginia Raggi.
“Secondo i dati forniti a marzo dalla Regione sono più di 2000 i dipendenti regionali che hanno richiesto l’attivazione dello smart working straordinario – spiega Silvia Piccinini – Si tratta di quasi l’80% dell’intera forza lavoro degli uffici di Viale Aldo Moro e delle altre sedi distaccate sul territorio regionale, percentuale che sicuramente è cresciuta nelle ultime settimane. Visto che, da norme vigenti, lo smart working non permette la maturazione dei buoni pasto, dato che l’attività lavorativa viene svolta da casa, la Regione sta risparmiando risorse già messe a bilancio e che adesso potrebbero essere dirottate verso altre iniziative di sostegno al reddito di chi si trova in grave difficoltà economica a causa del lockdown”.
Nel 2018 la spesa per i buoni pasto affrontata dalla Regione per i propri dipendenti aveva toccato quota 2,8 milioni di euro, con una media di 60 euro mensili per ogni dipendente. Risparmi che già altre amministrazioni, come per esempio il Comune di Roma, ha deciso di destinare con una variazione di bilancio all’acquisto di generi alimentari e altri beni di prima necessità per le famiglie più bisognose.
“I soldi risparmiati dalla Regione potrebbero sommarsi a quelli non spesi anche dai Comuni visto che anche in quelle realtà l’opzione dello smart working è molto utilizzata. In questo modo si potrebbe creare ogni mese un ‘tesoretto’ importante magari per integrare il valore dei buoni spesa introdotti dal Governo. Per questo – conclude Silvia Piccinini – crediamo che la Regione, anche in accordo con i sindacati di categoria, possa mettere in campo tutte le soluzioni più idonee per poter gestire questi risparmi, coinvolgendo anche tutte le amministrazioni comunali”.