Imola, anziano malato di Alzheimer rifiutato da Asp. Sensoli (M5S): “Costi devono essere a carico del servizio sanitario”

“Il caso dell’anziano malato di Alzheimer respinto dall’ASP di Imola è la dimostrazione che, come abbiamo sempre denunciato, questa Regione abbia di fatto introdotto un universalismo selettivo attraverso proprio l’ultimo Piano socio-sanitario. A questo punto chiediamo alla Giunta di intervenire, in primo luogo sgravando da ogni costo per i servizi residenziali le persone colpite da malattie gravi come l’Alzheimer”.

Raffaella Sensoli, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, ha presentato una interrogazione sul caso della protesta di una donna di 82 di Imola non più in grado di sostenere i costi esorbitanti per il soggiorno in una struttura privata del marito malato di Alzheimer dopo che non è stato più possibile prolungare la degenza all’interno di una RSA.

“Si tratta di una vicenda grave e sulla quale la Regione ha il dovere di intervenire – spiega Raffaella Sensoli – Le rette per i cittadini ospiti di strutture per anziani non autosufficienti affetti da demenza senile rientrano nell’applicazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) definiti a livello nazionale. L’attuale normativa nazionale sui Lea prevede il pagamento a carico del fondo sanitario delle prestazioni sanitarie e di una quota degli altri costi. Nessuna prestazione sanitaria erogata a pazienti affetti da demenza utenti dei servizi socio-sanitari è pertanto a carico degli ospiti. La restante quota del 50% è a carico dell’ospite, integrata dal Comune qualora l’ospite sia indigente. Qualche anno fa poi anche la Corte di Cassazione, chiamata a decidere sulle spese di degenza in RSA di un paziente affetto dal morbo di Alzheimer e sul soggetto che debba farsene carico, ha ritenuto che nel caso in cui oltre alle prestazioni socio assistenziali siano erogate prestazioni sanitarie, l’attività va considerata comunque di rilievo sanitario, e pertanto di competenza del Servizio Sanitario Nazionale”.

Ecco perché nella sua interrogazione la capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle chiede alla Giunta di intervenire. “Crediamo sia necessario avviare da subito una valutazione finalizzata a sgravare da ogni costo per i servizi residenziali offerti alle persone affette da Alzheimer – conclude Raffaella Sensoli – tenuto conto che in questa patologia non possono essere scisse le attività socioassistenziali da quelle sanitarie e che per questo si tratta di prestazioni totalmente a carico del Servizio sanitario nazionale”.