Imola, docente insultato da 4 alunni perchè gay. Piccinini-Sangiorgi (M5S): “Episodio intollerabile. Regione approvi al più presto nostra legge contro l’omotransfobia”

Quello che è successo a Imola è la dimostrazione di come l’Emilia-Romagna abbia urgentemente bisogno di una legge contro l’omotransfobia. Episodi di questo genere, per di più accaduti all’interno di una scuola, non possono essere tollerati, o peggio, messi sotto silenzio anche da chi avrebbe il dovere di fermarli e denunciarli”. È questo il commento di Silvia Piccinini e Manuela Sangiorgi, rispettivamente capogruppo regionale e candidata sindaco del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla lettera pubblicata dal portale Gaynews che riporta la storia di un insegnante di un istituto superiore di Imola insultato da oltre un anno da quattro suoi alunni perché omosessuale.

“Quello delle aggressioni, soprattutto verbali, agli insegnanti è un tema molto seguito dai mass media che però cade quasi nel dimenticatoio quando l’oggetto degli insulti è l’orientamento sessuale – spiega Silvia Piccinini – Se i dettagli dell’episodio della scuola di Imola dovessero essere confermarti ci troveremmo davanti a una situazione molto grave visto il comportamento tenuto dai vertici dell’istituto scolastico. Tutto ciò dimostra, ancora una volta, l’assoluta necessità per la nostra regione di approvare al più presto una legge contro la omotransfobia. Il MoVimento 5 Stelle ne ha presentata una nella scorsa settimana e aspettiamo che venga calendarizzata quanto prima per poterla portare in aula. Come abbiamo già detto non c’è più tempo da perdere”.

“Continuare ad ignorare questo stato di cose – aggiunge Manuela Sangiorgi – non fa altro che perpetrare un senso comune di impunità verso chi commette quelli che possono anche trasformarsi in veri e propri reati contro la persona, aumentando così la percezione che le persone LGBTI possano essere trattate come cittadini di serie B”.

Tra le varie proposte avanzate dal M5S all’interno del progetto di legge contro l’omotransfobia sono previsti proprio interventi nelle scuole contro il bullismo, l’istituzione di un osservatorio regionale sulle discriminazioni, l’estensione delle competenze del Difensore civico per una maggiore tutela delle persone sui temi che riguardano proprio l’identità di genere oltre che la protezione, l’accoglienza e il sostegno alle vittime di atti di violenza. “Riguardo all’episodio di Imola vorremmo esprimere tutta la nostra solidarietà al docente e alla persona che ha denunciato il caso, entrambi vittime di queste aggressioni verbali – conclude Silvia Piccinini – sperando che sull’episodio venga fatta luce al più presto. Sul caso presenteremo un’interrogazione”.