Incendio Raibano, il M5S: “Chiarezza sui rifiuti andati in fumo”

incendio Raibano1Continua la richiesta di chiarezza da parte del Movimento 5 Stelle sull’incendio che nella notte tra sabato e domenica scorsi ha interessato il sito di stoccaggio di rifiuti dell’inceneritore di Raibano. Gianluca Sassi e Raffaella Sensoli, rispettivamente capogruppo e consigliera regionale del M5S, hanno presentato una interrogazione alla Giunta per chiedere che la Regione risponda ad alcuni dubbi ed interrogativi che rimasti irrisolti dopo il rogo.  Ancora una volta questi impianti si rivelano un danno enorme per la salute e la sicurezza dei cittadiniL’aspetto più paradossale di questa vicenda è come sia possibile che una quantità così importante di rifiuti venga stoccata all’aperto, coperta da una semplice tettoia – spiegano Raffaella Sensoli e Gianluca Sassi – Per questo crediamo che sia necessario fare luce sulle disposizioni di sicurezza all’interno dello stesso impianto per verificare la loro corretta attuazione. In più vorremmo capire se per l’impianto di Raibano esista o meno un piano di emergenza in caso di incendi o calamità”.

Nella loro interrogazione i due consiglieri regionali chiedono alla Giunta se la popolazione che vive nelle zone adiacenti all’area dell’impianto sia stata informata preventivamente sui comportamenti da adottare durante le fasi di un incendio e nello specifico cosa è stato fatto nelle fasi più critiche del rogo dello scorso sabato. “Inoltre – concludono Sassi e Sensoli – vorremmo capire quali tipologie di rifiuti sono andati in cenere sprigionando quella nube che è stata notata anche a chilometri di distanza. Visto che si è parlato di plastica bruciata di certo non si tratta di un aerosol di salute. Crediamo che tutti questi interrogativi debbano essere risolti anche per dare una risposta immediata a quei cittadini che vivono nei paraggi dell’inceneritore che da anni chiedono maggiori tutele per la loro salute”.