Niente ticket sanitari per i Vigili del Fuoco e per le altre forze che lavorano per la nostra sicurezza. È quanto chiede Giulia Gibertoni in una interrogazione presentata alla Giunta sul caso della mancata copertura assicurativa INAIL per alcune categorie, come i Vigili del Fuoco, le forze di polizia, l’Arma dei Carabinieri e le Forze Armate, che obbliga questi lavoratori a dover pagare le eventuali prestazioni sanitarie in caso di infortunio sul lavoro.
“Si tratta di una discriminazione molto grave, soprattutto se si pensa che queste persone lavorano quotidianamente per la nostra sicurezza – spiega Giulia Gibertoni – Bisogna al più presto cercare di colmare questa ingiustizia estendendo la gratuità del ticket in caso di infortunio sul lavoro a queste categorie così come fatto anche da altre regioni”. L’esempio è quello del Veneto dove ormai da qualche anno è stato disposto che le prestazioni di Pronto Soccorso, erogate a seguito di infortunio sul lavoro subito da soggetti appartenenti alle Forze di Polizia ad ordinamento civile e militare, Arma dei Carabinieri, Forze Armate e Vigili del Fuoco non siano assoggettate al pagamento della quota di accesso e della compartecipazione alla spesa.
“Per questo chiediamo alla Regione di introdurre questa esenzione anche in Emilia-Romagna andando così a coprire la mancata copertura assicurativa dell’INAIL – conclude Giulia Gibertoni – Sarebbe un gesto dovuto nei confronti di chi con dedizione e spirito di sacrificio ogni giorno rischia la propria incolumità per garantire la sicurezza di tutti noi e che, paradossalmente, non riceve in cambio le stesse garanzie sul fronte della sicurezza personale quando si trova sul luogo di lavoro”.