“L’Ausl di Bologna dà più permessi a una sola sigla sindacale”: il M5S chiede alla Regione di intervenire

infermieri_2Permessi sindacali concessi in gran parte a una sola sigla di RSU, anche in giorni festivi, e che di fatto hanno prosciugato il monte ore a disposizione di tutti gli altri rappresentati degli operatori sanitari privandoli così di un loro diritto. È questa la situazione rivelata da Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, all’interno dell’Ausl di Bologna e contenuta in una interrogazione presentata questa mattina alla Giunta.

“La Rappresentanza Sindacale Unitaria attiva presso l’Azienda USL di Bologna è formata da 60 delegati RSU, con a disposizione 3216 ore annue di permesso sindacale che la legge ripartisce tra tutti i lavoratori coinvolti in 54,6 ore pro-capite per ogni delegato – spiega Silvia Piccinini – Permessi su cui è la stessa Ausl a esercitare un controllo diretto visto che autorizza e monitora le ore con un conteggio trimestrale. A quanto ci risulta però il tempo a disposizione dei delegati RSU eletti in una delle liste sindacati avrebbero sforato il tetto previsto: 307 ore di permessi in più che sarebbero stati concessi ai suoi delegati e che di fatto hanno danneggiato gli altri lavoratori che hanno visto prosciugarsi così il monte ore collettivo”.

Una situazione che, secondo quando denunciato dalla consigliera regionale del M5S, i rappresentanti delle altre sigle sindacali avrebbero più volte segnalato all’Ausl, senza però ricevere nessun tipo di riscontro. “Una situazione incredibile che di fatto ha danneggiato un diritto dei lavoratori e verso il quale l’Ausl non ha mosso un dito – aggiunge Silvia Piccinini – Per questo nella nostra interrogazione abbiamo chiesto alla Giunta di fare luce per individuare al più presto i responsabili di questa assurda vicenda, valutando anche una loro immediata rimozione dall’incarico”.

Nella sua interrogazione, inoltre, la consigliera regionale del M5S ha chiesto alla Giunta di verificare se “vi siano stati permessi sindacali accordati a persone che non ne avevano assolutamente diritto oltre che in giorni festivi, in particolare a Ferragosto”. “Se questa indiscrezione fosse confermata – conclude Silvia Piccinini – sarebbe doppiamente grave visto che il 15 agosto, come è ovvio, non risulta essere stato programmato nessun impegno con l’Ausl sul fronte sindacale”.