Liberiamo la domenica: basta perdere tempo

domenica apertiAnche la Confesercenti della Provincia di Reggio Emilia afferma come nel biennio 2012-2014 di liberalizzazione selvaggia nel settore del commercio si sono persi 160 mila posti di lavoro: noi come M5S ricordiamo ancora una volta che, a tal proposito, al Senato è arenata la proposta di legge unitaria a prima firma Michele Dall’Orco. La proposta di legge è già stata approvata in prima lettura alla Camera dei Deputati in data 25 settembre 2014. La maggioranza insieme a Forza Italia sta fermando questa legge che è incardinata ma di fatto insabbiata nella Commissione Attività Produttive.

La proposta M5S, prende spunto dalla campagna “Libera la domenica” sostenuta da tante associazioni e prevede la chiusura obbligatoria degli esercizi commerciali (non dei pubblici esercizi) in queste giornate: Capodanno, Epifania, 25 aprile, Pasqua, Pasquetta, 1 maggio, 2 giugno, Ferragosto, 1 novembre, 8 dicembre (Immacolata Concezione), Natale e Santo Stefano. A discrezione dei Comuni, sei di queste dodici festività potranno essere sostituite da una domenica nel corso dell’anno.

La proposta 5 stelle originaria tutelava ancora di più i lavoratori ma parte della maggioranza insieme a Forza Italia ha giocato al ribasso. Tra gli obiettivi della legge c’è anche quello di dare un maggior potere decisionale agli enti locali, Regioni e Comuni, che potranno decidere i giorni di chiusura sulla base delle esigenze dei territori e su questo tema nei prossimi giorni il gruppo regionale del M5S presenterà un atto così come annunciato dal consigliere regionale Gian Luca Sassi.  Questa infatti, una battaglia che non riguarda soltanto il settore commerciale ma la qualità della vita della gente. Prevede anche lo stanziamento di 90 milioni di euro per i piccoli esercizi commerciali. Su negozi e chiusure ricordiamo anche che c’è un referendum del 1995 da rispettare dove gli italiani dissero NO alle aperture con orari selvaggi: ben il 62,6%. Rispettiamo il volere dei cittadini.