“Montecopiolo e Sassofeltrio si trovano, al momento, nelle Marche, non sono di sua proprietà. Visto che i cittadini 9 anni fa hanno scelto di passare all’Emilia-Romagna attraverso un referendum questa scelta deve essere rispettata. E non è ammissibile che si continui a calpestare questo diritto a causa di un dissidio tutto interno al PD delle due regioni”. È questo il commento di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali, che questa mattina ha partecipato alla conferenza stampa dei comitati cittadini di Montecopiolo che aspettano, dopo l’esito del referendum del 2007, il passaggio all’Emilia-Romagna.
“Come giustamente hanno sottolineato i cittadini oggi durante i loro interventi, quella di dover attendere il nulla osta della Regione Marche alla ratifica del passaggio è un falso problema visto che si tratta solo ed esclusivamente di un parere consultivo – spiega Raffaella Sensoli – La verità è che questo gravissimo ritardo si giustifica unicamente con la spaccatura interna al Partito Democratico con la parte marchigiana che spinge per non cedere i due Comuni all’Emilia-Romagna e quella emiliano-romagnola (che evidentemente conta di meno) che invece sarebbe favorevole a questo passaggio. Uno scontro in famiglia che ormai dura da anni e che ha avuto come unico effetto quello di veder calpestato il diritto di scelta dei cittadini di Montecopiolo e Sassofeltrio che ormai 9 anni fa e con uno schiacciante 87% sancirono una strada chiara e netta per il proprio futuro. Una volontà che deve essere rispettata. Per questo abbiamo presentato una risoluzione perché la Regione Emilia-Romagna manifesti alla Marche l’esigenza di assicurare il tempestivo accoglimento del distacco dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio e richieda al Governo ed al Parlamento ogni azione diretta a fare rispettare la volontà dei cittadini espressa nel referendum territoriale del giugno 2006”.