Morto dopo le dimissioni dal Pronto Soccorso, Sensoli (M5S): “Ausl avvii indagine interna”

Invitare l’Ausl Romagna ad avviare un’indagine interna che si affianchi a quella aperta dalla magistratura: è la richiesta di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, contenuta in un’interrogazione indirizzata alla Regione riguardo al caso dell’uomo di 66 anni morto per un’emorragia celebrale dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso dall’ospedale di Rimini.

“Dopo l’esposto alla magistratura presentato dai familiari della vittima, a cui va tutto il nostro cordoglio e la nostra vicinanza, crediamo che sia doveroso anche per l’AUSL avviare un’indagine interna per ricostruire quello che è successo – spiega Raffaella Sensoli – Occorre stabilire se i protocolli esistenti per le casistiche nelle quali è possibile comprendere il caso dell’imprenditore deceduto, siano o meno stati rispettati. Un’attenta indagine interna funzionale anche a quella portata avanti dalla magistratura, affinché eventuali colpe singole o organizzative non ricadono su l’immagine di tutta la struttura sanitaria”.

Nella sua interrogazione la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle chiede spiegazioni anche sul perché, durante la prima visita, si sia scelto di non sottoporre l’uomo a un esame più approfondito del malessere denunciato, per esempio attraverso una TAC. “A quanto abbiamo appreso stamane dai media, nonostante le insistenze dei familiari, la TAC non fu eseguita – aggiunge Raffaella Sensoli – un esame che però avrebbe potuto evidenziare i problemi di salute e forse consigliare un intervento risolutivo. Ecco perché crediamo che sia doveroso che l’AUSL, indipendentemente dall’indagine avviata dalla magistratura, avvii dei controlli scrupolosi per ricostruire quello che successe in quei giorni”.