Motor Show, Piccinini (M5S): “Fino a poco tempo fa edizione a Bologna era data per certa. Prevedere rimborsi per chi ha prenotato aerei, treni e alberghi”

“Fino a pochi giorni fa l’edizione 2018 del Motor Show è stata pubblicizzata attraverso Facebook ed altri social network dando per certe le date dal 6 al 9 dicembre a Bologna. Tanto che moltissime persone avevano già provveduto a prenotare alberghi, aerei e treni per poter partecipare alla kermesse. Quelle stesse persone che adesso si ritrovano, dall’oggi al domani, con l’edizione spostata a maggio 2019 e a Modena. Il caos creato la dice lunga sull’approssimazione con la quale viene gestita la Fiera di Bologna anche sotto la direzione Calzolari”.

È questo il commento di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla nuova collocazione dell’edizione 2018 del Motor Show, inizialmente previsto per il 6 e 9 dicembre prossimi a Bologna e che invece verrà trasferito a Modena a maggio 2019.

“Possibile che fino a una settimana fa nessuno sapesse che l’edizione 2018 fosse a rischio? – si chiede Silvia Piccinini – È paradossale che fino a pochissimi giorni fa si continuasse ad assicurare, sui social network attraverso canali ufficiali, che l’edizione 2018 si sarebbe svolta a dicembre nella storica location di BolognaFiere. A testimonianza di tutto ciò ci sono le decine di messaggi che in questi giorni sono stati postati sulla pagina Facebook ufficiale della kermesse dove moltissime persone, giustamente, protestano non solo per essere stati presti in giro ma soprattutto per essere stati spinti a prenotare aerei, treni e alberghi che adesso saranno inutilizzabili. Quello che vogliamo capire – aggiunge Silvia Piccinini – è quando sia stata presa la decisione di spostare l’evento a Modena. E lo chiediamo, oltre ai vertici di BolognaFiere, anche al presidente Bonaccini in prima fila alla presentazione ai media dell’evento. Possibile che questa decisione sia stata presa dall’oggi al domani? Bonaccini sull’ennesimo episodio di malagestione di BolognaFiere non ha niente da dire?”.

La capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle annuncia poi la volontà di depositare nei prossimi giorni un’interrogazione per andare a fondo alla vicenda e soprattutto per chiedere che BolognaFiere preveda dei rimborsi per chi è stato indotto, da una comunicazione pubblica fuorviante, all’acquisto di biglietti aerei, di treni o prenotazioni di alberghi. “Queste persone hanno diritto ad essere rimborsate da chi con la sua approssimazione ha creato un danno rilevante a chi adesso forse sarà anche costretto a rinunciare al Motor Show in versione modenese” conclude Silvia Piccinini.