Ospedali, Sensoli (M5S): “Inaccettabile il taglio di 800 posti letto”

posti lettoNessuna luce e moltissime ombre. È questo in sintesi il giudizio che Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, dà delle indiscrezioni pubblicate oggi sul Piano di riordino ospedaliero. “Siamo alle solite, quando si tratta di provvedimenti firmati dall’assessore Venturi i consiglieri regionali sono costretti a conoscerli dalla stampa ancor prima che vengano presentati ufficialmente all’Assemblea legislativa – spiega Raffaella Sensoli – Un modus operandi che abbiamo più volte criticato e che adesso si aggrava visto che l’assessore presenterà il piano ai sindacati ancor prima che il Consiglio regionale ne venga a conoscenza con la presentazione in Commissione il prossimo 17 novembre. Ne deduciamo dunque che è già tutto deciso in barba a qualsiasi processo democratico”. In merito alle novità introdotte dal Piano la posizione del M5S è pronto a dare battaglia e a chiedere chiarezza su alcuni punti che sembrano molto controversi.

“Il taglio di più di 800 posti letto è inaccettabile, così come lo è l’obiettivo della riduzione dell’occupazione media – spiega Raffaella Sensoli – Crediamo che le conseguenze di dimissioni troppo affrettate possono essere dannose, non solo per la salute dei cittadini ma anche per le casse della Regione. Se un paziente viene dimesso e ha una complicanza, deve tornare al Pronto soccorso, farsi visitare, riesaminare ed eventualmente ricoverare di nuovo con un appesantimento di gestione, costi e rischi per la salute dei cittadini. Inoltre il concetto che non ci saranno chiusure è uno specchio per le allodole: trasformare un ospedale in qualcosa d’altro non fa chiudere le porte fisicamente, ma depaupera i territori di servizi essenziali. Per questo diciamo fin da ora all’assessore Venturi di voler conoscere la mappa precisa degli ospedali di comunità e case della salute con l’indicazione esatta di quali servizi e prestazioni verranno fornite in quest’ultime. Prima di chiudere servizi e ridurre le prestazioni, si pensi a tagliare ulteriormente i premi ai dirigenti e ridurre le direzioni generali, 17 come diciamo da tempo sono troppe”.

A non convincere poi c’è anche il passaggio sull’hub&spoke. “Applicato così non funziona – puntualizza la vicepresidente della Commissione Sanità – Non si possono lasciare i territori, specialmente periferici e montani senza servizi essenziali come i punti nascita”. Proprio su quest’ultimo punto il Piano di riordino sembra dar ragione alle battaglie portate avanti dal M5S in Assemblea in questi mesi: “Venturi ha capito che stava facendo l’ennesimo errore, dichiarando che i punti nascita sotto i 500 parti all’anno vanno chiusi. E così è passato dall’imperativo al condizionale – conclude Raffaella Sensoli – Sta ancora una volta seguendo quello che noi diciamo da mesi. Se ogni volta che prende un’iniziativa o una decisione poi deve tornare sui suoi passi perché lo mettiamo davanti ad argomentazioni e motivazioni inopinabili, ceda il posto a chi vuole tutelare davvero i cittadini e non prende decisioni in base al consenso elettorale che può spostare”.