Piste ciclabili, Bertani (M5S): “Dal Governo 1,2 milioni per renderle sicure. Bonaccini non perda tempo”

“La Regione non si faccia scappare il milione di euro che il Movimento 5 Stelle è riuscito a sbloccare per finanziare la messa in sicurezza di piste ciclabili e sviluppo della mobilità sostenibile”. È questa la richiesta di Andrea Bertani, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, contenuta in una risoluzione che verrà discussa nelle prossime sedute dell’Assemblea Legislativa e che chiede alla Giunta di utilizzare i finanziamenti, pari a 1,2 milioni di euro, destinati al programma di sviluppo e la messa in sicurezza di itinerari e percorsi ciclabili e pedonali.

“Finalmente, dopo anni di battaglia fuori e dentro al Parlamento, il Movimento 5 Stelle è riuscito a sbloccare la bellezza di 12 milioni di euro a disposizione di Regioni e Comuni a favore delle piste ciclabili e della sicurezza dei ciclisti. Di queste risorse – spiega Andrea Bertani – ben 1,2 milioni possono essere utilizzati dall’Emilia-Romagna proprio per investimenti sulla mobilità sostenibile. È la quota più alta assegnate alle Regioni perché da noi gli incidenti che coinvolgono ciclisti e pedoni sono sempre più numerosi ed è indispensabile rendere sicuri gli spostamenti in biciletta. Per questo chiediamo che la Regione si attivi fin da subito per mettere in piedi, in accordo con i Comuni, un programma di interventi mirato a sviluppare l’utilizzo delle due ruote soprattutto nel tragitto casa-lavoro. Servono interventi rapidi e che realizzino percorsi completi”.

Nella risoluzione che verrà presto votata in aula, il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle chiede di coinvolgere il più possibile, oltre agli Enti locali, anche associazioni, utenti e semplici cittadini per individuare i percorsi che hanno più necessità di un intervento sul fronte della sicurezza. “È un’occasione che non possiamo farci sfuggire – conclude Andrea Bertani – Finalmente, grazie al Movimento 5 Stelle, potremmo dotare le nostre città di piste ciclabili realmente sicure, che vadano oltre quelle orrende e pericolosissime strisce disegnate su marciapiedi o peggio a fianco di stradoni dove scorrazzano le automobili. Bonaccini e Donini non perdano tempo”.