Nuovo Politecnico regionale a Reggio Emilia, Gibertoni (M5S): “La Regione dice no al progetto di Confindustria”

La Regione non ha alcuna intenzione di sostenere la realizzazione di un Politecnico regionale a Reggio Emilia. A rivelarlo è Giulia Gibertoni che nelle scorse settimane aveva presentato una interrogazione alla Giunta dopo che Confindustria aveva presentato in pompa magna un progetto riguardo alla nascita di un nuovo Politecnico a Reggio Emilia nelle vicinanze della stazione Mediopadana. Progetto che portava la firma dell’architetto Santiago Calatrava.

“Visto che era stato il presidente Bonaccini a parlare di un progetto su base regionale, pur non individuando una zona geografica ben precisa dove collocarlo, abbiamo voluto chiedere alla Regione se la fuga in avanti di Confindustria e la localizzazione a Reggio Emilia, progetto per cui si faceva già il nome di Calatrava, fosse condivisa o no da viale Aldo Moro – spiega Giulia Gibertoni – Un dubbio che oggi siamo riusciti a sciogliere visto che rispondendo alla nostra interrogazione l’assessore Bianchi ha risposto chiaramente che il progetto non rientra nei piani della Regione”.

Nella risposta all’interrogazione, infatti, Bianchi specifica che: “Pur apprezzando lo stimolo offerto dal Presidente di Unindustria Reggio Emilia e dall’architetto Calatrava non è intenzione della Regione sostenere un investimento di tale rilevanza per una nuova struttura politecnica. È intenzione della Regione, invece, rafforzare e implementare l’offerta formativa post-diploma della Rete politecnica regionale, al fine di rispondere al fabbisogno di tecnici specializzati più volte espresso dal sistema economico-produttivo regionale”. Aggiunge Gibertoni: “Quest’ultimo resta un tema di grande importanza e lo porteremo al più presto in Commissione per poterlo sviluppare in modo efficace, chiedendo innanzitutto un confronto all’assessore per capire come si intende procedere – conclude Gibertoni – Prima dei progetti faraonici, che più che su contenuti e offerta formativa sembrano incentrati sui contenitori, cioè ruspe e cemento, va garantita una rete efficiente, innovativa e diversificata, all’altezza delle esigenze di tutti i nostri territori”.