“Sulla situazione a dir poco disastrosa della linea Porrettana la Regione non può continuare a limitarsi a convocare o prendere parte ad inconcludenti tavoli tecnici. Per migliorare le condizioni di viaggio dei tantissimi pendolari che ogni giorno percorrono quella tratta servono fatti concreti, serve che il tema della Porrettana diventi politico e sia messo in cima alle priorità della Giunta. Non si può parlare di mobilità sostenibile, né di transizione ecologica, se ci si arrende all’idea che i cittadini debbano essere obbligati a prendere l’automobile per spostarsi”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, dopo che questa mattina l’assessore regionale ai trasporti, Andrea Corsini, ha risposto a un question time sui disservizi della linea ferroviaria Bologna-Porretta, presentato dalla stessa consigliera M5S.
“Purtroppo anche questa volta, davanti ai gravissimi disagi che si sono verificati nelle ultime settimane lungo la linea ferroviaria, la Regione ha preferito chiamarsi fuori scaricando ogni responsabilità su RFI piuttosto che prendere degli impegni concreti per cercare di migliorare la situazione – aggiunge Silvia Piccinini – Negare il diritto a una mobilità sostenibile è un controsenso in una regione come l’Emilia-Romagna che ha pesanti problemi di qualità dell’aria e che oggi, di fatti, sta costringendo i pendolari a ricorrere all’automobile privata. Inoltre, avere collegamenti che non funzionano vanifica anche gli investimenti che questa Regione ha fatto e sta facendo per contrastare, per esempio, lo spopolamento o l’insediamento di attività produttive in montagna. Ecco perché è necessario che la fine dei disservizi sulla Porrettana diventi un obiettivo chiaro e stringente da parte della Regione. Il tempo delle promesse, delle dichiarazioni di intenti, non è più sufficiente. I pendolari non possono continuare a sperare che la convocazione dell’ennesimo tavolo tecnico sia finalmente risolutivo. I disservizi di questi mesi dimostrano esattamente il contrario. Ecco perché la Regione deve assumersi le proprie responsabilità e passare dalle promesse ai fatti” conclude Silva Piccinini.