Processo Bombonato-Dassi, il M5S porta il caso alla Corte dei Conti: “C’è danno erariale”

processo_2Il Movimento 5 Stelle porterà davanti alla Corte dei Conti il caso del ritiro della costituzione di parte civile della Regione nel processo Bombonato-Dassi. Ad annunciarlo è Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, che aveva già denunciato con una interrogazione la contestata decisione di Viale Aldo Moro che potrebbe avere come effetto quello di rallentare l’iter del procedimento giudiziario che vede come imputati l’ex capo dell’ufficio stampa dell’Assemblea Legislativa, Gerardo Bombonato, e l’ex assessore del Comune di San Lazzaro Raymond Dassi e presidente Forum Immigrazione del PD (oggi dipendente regionale), fino a decretarne la prescrizione.

“La revoca della parte civile, oltre a rappresentare una decisione assolutamente scandalosa dal punto di vista etico e morale, creerà un danno economico per le casse pubbliche – spiega Silvia Piccinini – Accettando la transazione economica da 10mila euro proposta dal solo Bombonato, la stessa cifra che fu al centro dello scandalo del corso di formazione mai portato a termine, la Regione di fatto ha rinunciato in un sol colpo anche al risarcimento dei danni di immagine e alle spese legali sostenute proprio per la costituzione della parte civile. Si tratta di almeno 9mila euro che non potranno essere più recuperati. Un’autentica beffa che porteremo davanti alla Corte dei Conti attraverso un esposto che depositeremo dei prossimi giorni”.

La consigliera Piccinini chiede alla Giunta, oltre a chiarire i vari passaggi che hanno portato all’accordo tra le parti, anche di motivare la decisione di revocare per entrambi gli imputati la richiesta di costituzione di parte civile a fronte di una restituzione parziale del danno subito, oltre che solo da uno solo dei soggetti coinvolti. “Accettando 10mila euro dal solo Bombonato la Regione ha cancellato la parte civile anche su Dassi applicando la logica del ‘pago 1 e prendo 2’ più simile alla strategia di marketing di un supermercato che al rispetto del principio di legalità che un’amministrazione pubblica dovrebbe perseguire – aggiunge Silvia Piccinini – Tra l’altro, se il procedimento penale dovesse andare davvero verso la prescrizione, anche un’eventuale richiesta di risarcimento danni in sede civile nei confronti di Dassi sarebbe di fatto irrealistica. Ecco perché a nostro avviso in questa vicenda ci sono tutti gli elementi per segnalare il caso alla Corte dei Conti. Siamo di fronte a un grave ed evidente danno economico per le casse pubbliche che la Giunta sta cercando di far passare sotto silenzio e nel più completo diniego della legalità. Lo dimostra il fatto che solo dopo il nostro interessamento al caso, dallo scorso gennaio Dassi in fretta e furia è stato affidato ad un nuovo incarico come stabilito dalle norme anticorruzione che la Regione in questi anni però ha completamente ignorato”.