Qualità dell’aria, Piccinini (M5S): “Studio PrepAir dimostra che servono misure drastiche per diminuire inquinamento ma la Regione è immobile”

“Visto che neanche il lockdown è riuscito a migliorare sensibilmente la qualità dell’aria nel Bacino Padano, crediamo che sia necessario e urgente adottare delle misure realmente efficaci e drastiche sul fronte della sostenibilità ambientale. Fino ad oggi della svolta green promessa da Bonaccini in campagna elettorale non se n’è vista nemmeno l’ombra”.

È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, commentando i risultati dello studio preliminare degli effetti delle misure COVID-19 sulle emissioni in atmosfera e sulla qualità dell’aria nel Bacino Padano presentato questa mattina nell’ambito del progetto PrepAir.

“Secondo lo studio durante il lockdown il miglioramento qualità dell’aria che respiriamo è stato contenuto – spiega Silvia Piccinini – soprattutto a causa dell’aumento delle fonti di inquinamento da riscaldamento industriale e domestico che in quel periodo non sono diminuite, come invece è successo a quelle relative al traffico. Ciò significa che anche se, paradossalmente, il lockdown fosse replicato per tutto l’anno ciò non garantirebbe alle nostre città di restare entro i limiti individuati dai piani aria. Ecco perché occorre fare di più e subito, non servono annunci spot ma misure concrete come da sempre noi, anche grazie all’azione portata avanti a livello locale e nei Comuni, chiediamo da tempo. D’altronde il MoVimento 5 Stelle al Governo si sta muovendo in questa direzione grazie a provvedimenti efficaci come il superbonus sull’edilizia e il rinnovamento energetico che permetterà di abbattere le emissioni legate al riscaldamento domestico. La Regione su questo fronte è ancora immobile e di certo non basta annunciare la messa a dimora di nuovi alberi per controbilanciare gli effetti devastanti sulla salute dei cittadini provocati dall’inquinamento atmosferico. Serve dunque più coraggio, come per esempio applicare la promessa di chiudere qualche inceneritore – conclude Silvia Piccinini – e finché anche l’Emilia-Romagna non avrà adottato misure convincenti su questi temi non faremo nessuno sconto alla Giunta”.