“La Regione faccia rispettare la convenzione siglata con Camst a favore dei propri dipendenti”. È la richiesta avanzata da Andrea Bertani, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, all’interno di un’interrogazione rivolta alla Giunta e che si concentra sui disagi nati nei giorni scorsi dopo che l’azienda ha dimezzato la scontistica riservata ai dipendenti regionali che accedevano ai servizi di ristorazione.
“A giustificare questa decisione, abbassando dal 30 al 15 per cento lo sconto riservato ai dipendenti – spiega Andrea Bertani – ci sono le maggiori commissioni derivanti dall’incasso dei buoni pasto che la Regione ha acquisto attraverso una procedura Consip dello scorso febbraio e che sono stati distribuiti ai dipendenti. Si tratta di una decisione unilaterale che sta penalizzando oltremodo i lavoratori regionali e che, soprattutto, va contro anche alla convenzione in atto tra la Camst e la Regione rinnovata fino al 2020”.
Nella sua interrogazione il capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle evidenzia come la minor spendibilità dei buoni pasto forniti dalla Regione ai dipendenti è ormai un dato di fatto anche in altri esercizi commerciali, sia della grande distribuzione che quelli più piccoli, che si rifiutano di accettare i ticket. Aspetto che riguarda anche i dipendenti delle Università e altri enti locali, rendendo per quest’ultimi il problema particolarmente grave sia per le località di più ridotta dimensione, in cui gli esercizi convenzionati sono pochissimi, sia perché le sedi di queste amministrazioni sono spesso collocate nei centri storici, ove le attività che forniscono servizi di ristorazione sono spesso imprese piccole o piccolissime, per le quali l’effetto dei costi di commissione imposti dalla nuova convenzione sono più pesanti.
“Per quanto riguarda la Camst la situazione appare ancora di più paradossale se si pensa che la scontistica viene dimezzata a prescindere dal pagamento in contanti o attraverso i buoni pasto. Segnale questo che c’è una evidente disapplicazione di una convenzione sottoscritta con la Regione e che invece dovrebbe essere applicata alla lettera. Ecco perché – conclude Andrea Bertani – Chiediamo alla Giunta di attivarsi immediatamente”.