Rifiuti, il M5S dice no alla spazzatura di Emiliano: “Ormai siamo la ciminiera d’Italia”

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“Siamo la regione dove si respira un’aria pessima e nonostante ciò abbiamo la bellezza di 8 inceneritori che continuano incessantemente a bruciare rifiuti. Adesso che arriveranno anche le 20mila tonnellate di spazzatura del presidente Emiliano diventeremo ufficialmente la ciminiera d’Italia. E meno male che Bonaccini e la sua giunta gli inceneritori avrebbero dovuto spegnerli. Complimenti!”. È questo il commento di Gianluca Sassi, capogruppo regionale del M5S, riguardo alla notizia che l’Emilia-Romagna accoglierà 20.000 tonnellate di immondizia provenienti dalla Puglia per bruciarli negli impianti di Ferrara (12.000) e Bologna (8.000).

“Si tratta di una pessima notizia che conferma, ancora una volta, tutti i nostri dubbi sull’efficacia del nuovo piano dei rifiuti che la Regione ha approvato qualche mese fa sbandierando una improbabile bandiera ecologista – spiega Gianluca Sassi – Per chi amministra questa regione l’incenerimento dei rifiuti continua ad essere un business a cui non si può e non si deve rinunciare, anche a costo di raccattare spazzatura in altre regioni. Con la scusa della solidarietà i nostri impianti bruceranno sempre più rifiuti, questa è la verità. D’altronde la nostra posizione è chiara: ogni Regione deve essere in grado di gestire il ciclo dei rifiuti autonomamente, altrimenti tutte le politiche virtuose che questa Giunta dice di voler attuare resteranno sempre e solo sulla carta e non troveranno mai una loro reale attuazione. Anche perché oggi è la Puglia a chiederci un aiuto, ieri è toccato alla Liguria, a questo punto ci chiediamo quale sarà la prossima. Se Bonaccini vuole trasformare l’Emilia-Romagna nella ciminiera d’Italia ci sembra sulla strada giusta”.